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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Oltre 100 milioni di euro di debiti e bilanci non approvati da due anni: Girgenti Acque si avvia al fallimento?

Il tribunale delle imprese dichiara la società insolvente,e nomina un commissario che si occuperà della gestione dell'enorme mole debitoria

Suona una campana da requiem per la Girgenti Acque? Tecnicamente non ancora, ma le condizioni del "malato" non sono certamente ottimali. La società, sottoposta ad informativa atipica antimafia e gestita al momento da due commissari prefettizi, è stata infatti dichiarata insolvente dalla sezione fallimentare del tribunale di Palermo e vedrà arrivare un nuovo commissario giudiziale che si occuperà della gestione del gigantesco debito sia di Girgenti Acque che di Hydortecne, per un valore complessivo stimato di somme da recuperare superiore ai 100 milioni di euro.

Il pronunciamento risale allo scorso 26 febbraio e sancisce soprattutto un principio: cioè che anche le società commissariate per atipiche antimafia possono essere oggetto di una nomina commissariale connessa alla valutazione di procedure "straordinarie" di smaltimento del debito. La risposta del Tribunale è stata positiva, confermando che "la gestione dei commissari prefettizi resterà operativa, fintanto che permangano i provvedimenti prefettizi e non sia affidato a terzi la gestione del servizio idrico" e questi "coopereranno con il commissario di nomina giudiziaria, il quale si occuperà della residua gestione sociale".

Ma quanti debiti sarebbero in capo alle società? Ad oggi si possono avere delle stime, stando che mancano ancora i bilanci a partire dal 2018. E qui si potrebbe aprire un'ampia parentesi, dato che a monte di tutto vi è un braccio di ferro tra società e commissari, accusati più volte di non fornire gli atti che consentirebbero di portare a buon fine l'elaborazione degli strumenti contabili.

Le indicazioni comunque oggi desumibili, secondo il tribunale, sono spaventose: Girgenti Acque avrebbe oltre 104 milioni di euro di debiti (a fronte di un patrimonio di poco inferiore ai 107 milioni e mezzo) cui si aggiungono 7 milioni e 700mila euro di debiti da parte di Hydortecne. "Sulla scorta di ciò - dicono i giudici - deve ritenersi che le società versino pacificamente in stato di insolvenza, e ciò si desume anche dall’azzeramento del capitale sociale di Girgenti Acque".

Per questo il tribunale ha disposto che la "gestione dell’impresa sia affidata al commissario giudiziale, il professor Aurelio Mirone, ferma restando l’attività svolta dai commissari prefettizi limitatamente all’esecuzione del servizio idrico integrato". Il commissario avrà adesso trenta giorni per valutare la sussistenza della situazione di insolvenza e avviare le procedure che porteranno, ad esempio, al trasferimento di tutto al nuovo gestore.

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