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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

L'oltraggio alla stele di Livatino, Montenegro: "Evitiamo compromessi con la mentalità mafiosa"

L'appello del cardinale: "Come il giudice impegniamoci ad essere persone giuste, corrette, integre; no all'omertà, alla connivenza e alla complicità con chi vuole dominare con il potere e l’ingiustizia"

"Come cristiani e come cittadini ci sentiamo offesi e addolorati per il gesto compiuto a danno della stele che ricorda il sacrificio di sangue che il giudice Rosario Livatino ha pagato nel 1990. Alla barbarie della sua morte si è voluta aggiungere anche quella dell’oltraggio alla sua memoria, per tentare di eliminare ogni traccia che ricordasse un uomo che ha vissuto per la giustizia e per essa ha dato la vita".

Lo ha detto il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente di Caritas italiana, dopo avere appreso dell'oltraggio alla stele del giudice Rosario Livatino. 

LEGGI IL FATTO: Danneggiata la stele in memoria di Livatino 

"Dietro il vile atto di infrangere il monumento al giudice di Canicattì si nasconde quella logica mafiosa - ha aggiunto Montenegro - che tanto male ha fatto al nostro territorio. Siamo consapevoli che ci sono ancora persone e sistemi di potere che lavorano per distruggere il bene, per danneggiare la dignità di tanti cittadini onesti e per impedire qualsiasi sviluppo della Sicilia".

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