Lo "sfregio" alla Scala dei Turchi e l'inchiesta chiusa in tempo record: cittadinanza onoraria agli ufficiali dell'Arma
Dell'attività investigativa - acquisendo decine di filmati degli impianti di videosorveglianza ed effettuando una raffica di perquisizioni e verifiche fra Realmonte e Favara, passando anche per Porto Empedocle ed Agrigento - si è occupato il maggiore Marco La Rovere
Dell'attività investigativa - acquisendo decine di filmati degli impianti di videosorveglianza ed effettuando una raffica di perquisizioni e verifiche fra Realmonte e Favara, passando anche per Porto Empedocle ed Agrigento - si è occupato il maggiore Marco La Rovere. In poco meno di 48 ore, i militari dell'Arma - coordinati dall'allora procuratore capo Luigi Patronaggio che tanto ci teneva a far rapidamente chiarezza - riuscirono a dare un nome e cognome ai responsabili del danneggiamento, fatto con polvere di ossido di ferro, alla Scala dei Turchi.
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"Più che di un gesto vandalico riteniamo che si sia trattato di una sfida alle istituzioni e a tutto il territorio della provincia di Agrigento” - dichiarava, subito dopo la denuncia dei due favaresi, il comandante della compagnia: il maggiore Marco La Rovere - .
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Domani, alle 11, nell'aula consiliare del Municipio, Realmonte esprimerà - conferendo la cittadinanza onoraria - la sua riconoscenza per il solerte, decisivo, impegno e per un'inchiesta sviluppata e chiusa in tempo record. Cittadinanza onoraria che verrà appunto attribuita al comandante provinciale dell'Arma: il colonnello Vittorio Stingo, al maggiore Marco La Rovere e al luogotenente Antonio Ditto che è il comandante della stazione di Realmonte. Saranno consegnati riconoscimenti anche agli uomini e alle donne del servizio civile e ai giovani volontari che, con gli amministratori di Realmonte ripulirono la marna, restituendo alla Scala dei Turchi decoro e bellezza.