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Cronaca Lampedusa e Linosa

Da Lampedusa l'urlo forte del sindaco, Martello: "Il mare non ha muri"

Parte degli attivisti dell'isola si schierano con Mimmo Lucano, sindaco di Riace arrestato nei giorni scorsi

Da Lampedusa partono nuovi messaggi di pace e di speranza, ma anche e soprattutto di accoglienza. Il sindaco dell’isola, Totò Martello, è stato uno dei volti di una mattinata dedicata ai messaggi di fratellanza. 

La porta d’Europa ha visto centinaia di adolescenti raccontare e raccontarsi, leggendo i loro desideri rigorosamente ad alta voce. Insieme a loro anche il sindaco, Martello. Il primo cittadino ha parlato di accoglienza, di un Governo con i “muri”.

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“Parlo a nome dell’intera isola, noi – ha detto Martello – siamo al centro del Mediterraneo. Un mare che si è sempre distinto come culla della civiltà. I ragazzi studiano Socrate e Aristotele, artisti che hanno solcato questo mare. Il tentativo al quale stiamo assistendo è quello di silenziare tutto. La pace ha fatto grande il Mediterraneo e questo non dobbiamo dimenticarlo. Nessuno può e deve impedirci di lanciare dei messaggi forti, basta. Cerchiamo di unirci: uniamo idee e spiriti. La politica vuole consegnare ai giovani un brutto fardello, ma noi dobbiamo impedirglielo. Lampedusa vuole la pace. La pace per tutti. Su quest’isola non si possono costruire muri, il mare muri non ne ha”.

Queste le parole di Totò Martello, sindaco di Lampedusa. Alla giornata è anche apparso uno striscione. “Noi siamo con Mimmo Lucano”. I lampedusani si schierano dalla parte dell’attivista e sindaco di Riace, arrestato pochi giorni fa con l’accusa di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

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