Consorzio universitario di Agrigento, si va verso una nuova presidenza?
La guida Piero Busetta, iniziata poco prima di Natale potrebbe essere alla sua naturale conclusione per necessità connesse alla nuova normativa regionale a cui il Cua dovrà sottostare
Un cambio alla guida del Consorzio Universitario si potrebbe concretizzare entro fine anno? L'ipotesi oggi non è affatto peregrina, ed è anzi connessa ad una necessità non rinviabile: nei mesi scorsi la Regione Siciliana, modificando un precedente decreto del governo Crocetta aveva infatti approvato un nuovo atto che di fatto obbliga i consorzi, qualora vogliano le risorse regionali per essi stanziate, a firmare specifiche convenzioni con le università di riferimento (uno tra i grandi poli regionali, quindi) che, tra le altre cose, impongono la modifica degli statuti con l'inserimento di una governance scelta da Regione e università. Un accordo che Agrigento sposò con grande entusiasmo - anzi, il Cua fu tra i promotori della "resistenza" contro il decreto Baccei - ma che porterà appunto l'Assessorato regionale a poter scegliere se mantenere l'attuale presidente o sceglierne uno nuovo. Stesso discorso, ovviamente, anche per altri componenti del Cda.
Una prospettiva, ribadiamo, non immediata, dato che comunque sarà necessaria una modifica allo statuto che dovrà essere fatta da tutti i soci "sopravvissuti", compresa una recalcitrante Camera di Commercio, ente commissariato da tempo.
Tutto questo alle porte di un anno accademico che dovrebbe partire ad ottobre confermando quanto finora detto (corsi in collaborazione con l'università romena di Galati ecc) ma che ad oggi non è stato in alcun modo pubblicizzato o promosso.
