Università, scoppia la grana Camera di Commercio: è debitrice di oltre 300mila euro
Negli anni il Cupa ha dovuto "combattere" con tanti enti che non hanno versato il dovuto; in molti casi è stato necessario il ricorso alle vie legali
Il Consorzio universitario di Agrigento in questi anni ha affrontato non pochi momenti di grande difficoltà, soprattutto da un punto di vista finanziario. Basta andare indietro con la memoria per ricordare marce, finti funerali, proteste, prese di posizione delle istituzioni (a partire dal cardinale Franco Montenegro), tanti silenzi e qualche incertezza di governance di troppo.
Una situazione che è adesso acqua passata, grazie soprattutto alla Regione e all'Università di Palermo con delle misure adottate negli ultimi due anni che hanno ridato stabilità. al Cupa, nel frattempo diventato Ecua. I numeri degli iscritti di quest'anno sono ottimi (tutti occupati i corsi a numero programmato, tranne Architettura) ma il Consorzio non ha ancora risolto i propri problemi con il passato.
E non parliamo, ad esempio, delle oscure vicende connesse all'ex presidente Mifsud, ma piuttosto alla necessità di recuperare alcune centinaia di migliaia di euro che negli anni i soci non hanno più versato. Soldi che, va detto, solo di recente sono stati al centro di specifiche attività di recupero coatto.