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Cronaca Porto Empedocle

Castrenze Chimento "Lasciato nudo e crudo" oggi a Porto Empedocle

La giuria gli ha assegnato il premio con la motivazione: "Nelle sue memorie rievoca un'infanzia di abusi, abbandono e violenze con una scrittura allo stesso tempo sorgiva, lirica e visionaria, capace di una empatia quasi magica con la natura e gli animali".

Oggi pomeriggio alle 17, presso l’aula Magna dell’Istituto comprensivo “Vivaldi” di Porto Empedocle, si terrà la presentazione del volume “Lasciato nudo e crudo“ dell’aliese Castrenze Chimento, vincitore della 28esima  edizione  del premio ”Pieve Saverio Tutino”, promosso dall’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo.

La giuria gli ha assegnato il premio con la motivazione: “Nelle sue memorie rievoca un’infanzia di abusi, abbandono e violenze con una scrittura allo stesso tempo sorgiva, lirica e visionaria, capace di una empatia quasi magica con la natura e gli animali”. 

L'autore, analfabeta, si iscrive all'età di 74 anni a un Centro Territoriale Permanente per l'Educazione degli Adulti di Palermo per realizzare il suo sogno: nonostantel’età vuole imparare a “scrivere meglio” per raccontare l’odissea della sua vita.

Del suo primo giorno di scuola cosi lui racconta: ”Mi presentai a scuola dove vi erano una decina di giovani studenti, un insegnante ed un assistente sociale che l’affiancava nel suo lavoro. Ricordo quando entrai in aula quella mattina e mi presentai a quella classe di ragazzi. Loro tutti giovanissimi ed io vecchio! Chiesi se, vista la mia età, erano disposti ad accettarmi in quella scuola. Non fui immediatamente accolto, anzi, con un sorriso quasi dispregiativo mi dissero: 'Perché no? Certo che può frequentare questa scuola!” Facendo seguito a grasse risate.

Incoraggiato e sostenuto dalla assistente sociale del centro ha continuato a frequentare completando  l’intero percorso formativo. Dopo un anno ha iniziato a scrivere il suo diario che poi ha presentato al concorso.

Nel 2000 un altro siciliano il ragusano Vincenzo Rabito, bracciante agricolo semi-analfabeta con “Terra Matta”( milleventisette cartelle tenute insieme dallo spago) aveva vinto il premio “Pieve”, pubblicato da Einaudi e diventato film documentario con la regia di Costanza Quatriglio e presentato alla 69esima Mostra del Cinema di Venezia.

Anche l”Odissea” di Castrenze è divenuta il soggetto del film documentario “Chimento Castrenze. Nudo e Crudo. Studio per un ritratto”, del regista e documentarista iraniano Nosrat Panahi Nejad.

Questo pomeriggio studenti e docenti del C.T.P. della Quasimodo di Agrigento con i dirigenti scolastici Salvatore Di Carlo e Claudio Argento si intratterranno con lo scrittore e con Patrizia Tommasino docente all’”A.Ugo” di Palermo ,con lo  storico e scrittore Santo Lombino e l’attore Ciro Chimento che leggerà brani del libro.

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