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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il crollo del viale della Vittoria con centinaia di sfollati, processo parte con scontro

Il giudice ammette la consulenza del pm contestata dalla difesa, chiesta l'esclusione dalla lista testi dell'ex comandante della polizia municipale

La consulenza tecnica della Procura è utilizzabile e non deve essere depennato dalla lista testi il nome dell'ex comandante della polizia municipale Cosimo Antonica, come chiesto dalla difesa, secondo cui “è in una situazione di conflitto di interessi ed emergono indizi di reità a suo carico”.

Dopo oltre un’ora di battaglia fra accusa, difesa e parti civili il giudice monocratico Rosanna Croce ammette tutti i mezzi di prova a rinvia al 6 aprile per sentire proprio Antonica, primo teste della lista del pubblico ministero Andrea Maggioni che, questa mattina, dopo l’ultima udienza ha lasciato il suo ufficio e da lunedì sarà in servizio alla Procura di Ferrara.

Il processo è quello per il crollo del costone del Viale della vittoria che provocò l’evacuazione di una settantina di famiglie da due palazzi oltre a svariate attività commerciali, una farmacia e uno studio medico. Dopo 9 mesi di udienza preliminare, durante la quale sono state integrate diverse prove per chiarire alcuni aspetti di natura tecnica, il gup Alfonso Malato aveva disposto il rinvio a giudizio di tutti i cinque imputati accusati di avere provocato, mediante omissioni, il crollo del costone. Sono l’ex sindaco Marco Zambuto, il dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Giuseppe Principato, e i tre proprietari dei terreni prospicienti al costone dei cosiddetti “Palazzi Crea” le cui condizioni fatiscenti avrebbero provocato la frana.

Si tratta di Maria Isabella Sollano, 76 anni, e dei figli Valentina e Oreste Carmina, 50 e 47 anni. 

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