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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Crack da 50 milioni di euro, consulente della difesa: "Burgio ingannato dalle banche"

Il commercialista Alfredo Palmieri: "Prima gli fu concesso informalmente un credito di 7 milioni di euro e poi gli fu negato"

“Il gruppo che faceva riferimento all’imprenditore Giuseppe Burgio è andato in default per colpa dell’atteggiamento ambiguo delle banche. Aveva chiesto a Unicredit un credito di 7 milioni di euro che informalmente gli era stato concesso, quando aveva già portato avanti una serie di attività e investimenti gli è stato negato”.

Il commercialista Alfredo Palmieri, consulente tecnico della difesa dell’imputato, spiega le ragioni perché – secondo il suo punto di vista – il gruppo imprenditoriale riconducibile all’imprenditore di origine empedoclina, accusato di avere provocato una bancarotta di una cinquantina di milioni di euro, andò in sofferenza.

“Il problema principale delle difficoltà economiche alle quali andò incontro – ha aggiunto – è legato alla circostanza che Unicredit gli comunicò informalmente che gli sarebbe stato concesso un credito di sette milioni di euro dandogli la possibilità di avviare una serie di investimenti”. Il consulente aggiunge: “Le aziende del gruppo avrebbero potuto risollevarsi sul piano finanziario, invece è successo che la banca ha iniziato ad avere un atteggiamento ondivago e infine il credito non gli è stato più concesso. A quel punto è stato inevitabile il default perché aveva fatto delle operazioni dalle quali non poteva più rientrare, rimettersi in piedi sarebbe stato impossibile. Ritengo – ha aggiunto il commercialista Alfredo Palmieri – che sia stata questa la ragione principale del collasso economico delle aziende”. 

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