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Giovedì, 25 Aprile 2024
Operazione Malebranche

Crac milionario del gruppo Pelonero: giudici incompatibili: si sposta il processo

Il presidente e un componente della prima sezione penale hanno già trattato il procedimento nella fase cautelare: disposto il trasferimento

Il presidente della prima sezione penale Alfonso Malato e il giudice a latere Giuseppa Zampino hanno già trattato il procedimento nella fase cautelare e avevano chiesto di astenersi dalla trattazione. Il presidente del tribunale, Pietro Maria Falcone, ha accolto la richiesta e trasferito il procedimento alla seconda sezione. Slitta, così, l'apertura del dibattimento scaturito dall'operazione "Malebranche", che ipotizzava l'esistenza di un'organizzazione che avrebbe orchestrato una serie di operazioni di bancarotta legate al gruppo Pelonero.

Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, nei mesi scorsi, ha disposto l'approfondimento dibattimentale per 19 dei 20 imputati ai quali si contesta di avere realizzato un crac da 5 milioni di euro. L'inchiesta, il 30 luglio del 2020, ha fatto finire 10 persone agli arresti domiciliari. Il gup ha deciso l'approfondimento dei fatti in dibattimento per i soli reati di bancarotta, riciclaggio e autoriciclaggio escludendo l'accusa di associazione a delinquere.

Il sistema ipotizzato dagli inquirenti era quello classico delle bancarotte: le aziende del gruppo, quando raggiungevano il massimo volume di affari, secondo l'accusa, venivano svuotate di beni e risorse che venivano fatte confluire su un'altra azienda del gruppo. Il tribunale del riesame e la Cassazione hanno annullato tutte le misure cautelari personali. Le imprese, però, sono tuttora sotto sequestro.

Diciannove gli imputati. Sotto accusa i titolari del gruppo e vari amministratori e soci che si sono alternati negli anni e avrebbero, secondo l'accusa, agevolato il sistema dei fallimenti pilotati.

Si tratta di: Gaetano Sferrazza, 80 anni; Diego Sferrazza, 53 anni; Gioachino Sferrazza, 56 anni; Gaetano Sferrazza, 32 anni; Fabiana Sferrazza, 28 anni; Gaetano Sferrazza, 30 anni; Clelia Sferrazza, 25 anni; Teresa Maria Cani, 56 anni; Lorena Argento, 35 anni; Giovanna Lalicata, 53 anni;  Mariella Mamo, 40 anni; Veronica Vassallo, 35 anni; Giulia Di Marco, 53 anni; Cristian Amato, 29 anni; Assuntina Lupo, 57 anni; Nicolò Zambuto, 69 anni; Calogera Licata, 68 anni e Salvatore Noto, 41 anni.

L'udienza è stata aggiornata all'11 luglio davanti al collegio di giudici presieduto da Wilma Angela Mazzara.

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