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Cronaca

Covid, lo studio della Fondazione Gimbe: in provincia oltre 150 casi ogni 100 mila abitanti

​Numeri decisamente preoccupanti che collocano il territorio agrigentino nella classifica delle 13 province italiane messe peggio e da "tenere d'occhio". Se ne contano 156 mentre la maglia nera va a Caltanissetta con 318

L’analisi della Fondazione Gimbe traccia una situazione in cui si hanno 50 o più casi Covid, per 100 mila abitanti, in ben 68 province italiane. Ma ce ne sono 13 in cui il dato viene triplicato fino ad arrivare a oltre 6 volte tanto. Tra queste c'è anche la provincia di Agrigento.

Non succede solo in Sicilia (la regione messa peggio al momento), ma c'è anche preoccupazione per Emilia Romagna, Liguria, Sardegna, Toscana e Umbria.

I numeri si fanno decisamente importanti, dunque, in 13 province italiane dove si superano di poco, nella migliore delle ipotesi, i 150 casi per 100 mila abitanti. Fino ad arrivare a 318 come nel caso di Caltanissetta.

Ecco la situazione in dettaglio: Caltanissetta (318), Ragusa (281), Enna (268), Cagliari (239), Siracusa (234), Trapani (195), Messina (185), Catania (180), Reggio Calabria (169), Sud Sardegna (167), Palermo (163), Prato (163) e Agrigento (156).

“I nuovi casi settimanali - spiega il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta - dopo la stabilizzazione della scorsa settimana fanno registrare un lieve incremento, visibile anche nella media mobile dei casi giornalieri, pur rimanendo sottostimati dall'insufficiente attività di testing e dalla limitata attività di tracciamento dei contatti".

“Seppur in maniera meno netta - aggiunge la responsabile della ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe, Renata Gili - continua a salire il numero dei posti letto occupati in ospedale: rispetto alla settimana precedente si registra un +16,2% in area medica e un +19,1% in terapia intensiva”.

In termini assoluti il numero di posti letto occupati in area medica è passato dai 1.088 del 16 luglio ai 4.036 del 24 agosto (+271%) e quello delle terapie intensive dai 151 del 14 luglio ai 504 del 24 agosto (+234%), anche se il dato nazionale rimane comunque basso: 7% in area medica e 6% in area critica. 

Sono tuttavia rilevanti le differenze a livello regionale: per l'area medica si collocano sopra la soglia del 15% Sicilia (19%) e Calabria (15,2%); per l'area critica sopra la soglia del 10% Sardegna (11%) e Sicilia (11%). 

“Infine rileviamo - dice il direttore operativo di Gimbe, Marco Mosti - un lieve aumento degli ingressi giornalieri in terapia intensiva con una media mobile a 7 giorni di 40 ingressi al giorno rispetto ai 37 della settimana precedente”.

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