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Martedì, 23 Aprile 2024
L’ipotesi

Covid, come cambierà l'isolamento dei positivi? "Imitiamo la Svizzera"

L'obbligo di restare a casa per i contagiati è destinato a scomparire, ma non subito: il nuovo aumento dei contagi e la mini-ondata estiva porteranno a una frenata. Prende quota l'ipotesi di imitare gli elvetici: "Chi è positivo resta isolato una settimana, poi è libero di uscire senza un ulteriore test"

Quando si arriverà in Italia allo stop dell'isolamento obbligatorio in casa per i positivi al Covid? Forse il nuovo aumento dei contagi e la mini-ondata estiva porteranno a una frenata in questo senso. Gianni Rezza, direttore del dipartimento prevenzione al Ministero della Salute, molto ascoltato dal ministro Speranza, ha chiarito qualche giorno fa, pur senza ipotizzare date, che "si andrà verso una politica di responsabilizzazione rispetto al virus. Prima di tutto superando l'obbligo di isolamento dei contagiati". Magari partendo dagli asintomatici. Apertura che è piaciuta molto al sottosegretario Andrea Costa e all'infettivologo Matteo Bassetti, il quale ragiona così: "L’isolamento dei positivi aveva senso quando eravamo sensibili al virus. Oggi tra vaccinati, guariti e protetti, abbiamo raggiunto il 100% della popolazione. Mantenendo l’isolamento creiamo un doppio binario: chi fa il tampone da solo a casa non comunica il risultato, mentre chi lo fa in ospedale si deve isolare".

Bisognerebbe trovare un compromesso, magari guardando all'estero per valutare se qualcuno ha trovato soluzioni semplici e intelligenti. "La soluzione svizzera è intelligente" sostiene Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’università di Milano. Di che cosa si tratta? "Chi è positivo resta isolato una settimana, poi è libero di uscire senza un ulteriore tampone. La contagiosità è massima a partire dal giorno precedente alla comparsa dei sintomi, si mantiene alta qualche giorno, poi cala". La pensa così anche Giovanni Di Perri, primario di infettivologia all’Amedeo Savoia di Torino: "Nei primi 3 giorni di malattia, quando la contagiosità è più alta, non è possibile uscire. Dopo, l’isolamento può essere allentato, a meno che non si sia a contatto con persone fragili. Prima, dichiarare il contagio equivaleva a ricevere una dose di vaccino, ai fini del Green Pass. Ora, scomparso l’obbligo del certificato, l’interesse a dichiararsi positivi non c’è più". Urge chiarezza.

"D'altronde l'obiettivo è quello della convivenza con il virus e se parliamo di convivenza - è il ragionamento del sottosegretario Costa - non possiamo che rimuovere anche l'isolamento per i positivi". Quindi, ha annunciato, "confido che nelle prossime settimane si arrivi anche a questa scelta, che sarebbe un ulteriore passo verso la normalità". L'ipotesi dello stop dell'isolamento obbligatorio dei positivi al momento non è più un'urgenza per il governo. Ma potrebbe tornare di stretta attualità se, pur a fronte di una crescita contenuta dei ricoveri di pazienti Covid, il numero degli italiani in isolamento domiciliare dovesse superare l'asticella del milione, mettendo in difficoltà i servizi essenziali. Oggi come oggi ufficialmente sono 647.292 le persone in isolamento domiciliare.

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