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Venerdì, 29 Marzo 2024

Esercenti e albergatori in piazza a Racalmuto, l’appello al governo: “Fateci lavorare”

Nella città della ragione, i titolari di 15 aziende hanno aderito alla mobilitazione nazionale indetta dal Movimento italiano imprese e ospitalità

Una tavola apparecchiata solo a pane e acqua è stato questo il segnale lanciato al governo Conte da 15 esercenti commerciali di Racalmuto che hanno aderito alla giornata di mobilitazione nazionale “La filiera unita”, manifestazione indetta dalla Mio Italia (Movimento imprese ospitalità). I titolari di pizzerie, bar, ristoranti, B&B fortemente penalizzati dalle restrizioni imposte dall’insorgere dell’ondata pandemica, rivendicano il  diritto al lavoro.

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Un altro lockdown – dice, ai microfoni di AgrigentoNotizie, Sergio Schillaci, presidente della sezione racalmutese dell’associazione “Food and beverage” – senza i ristori adeguati alle perdite di fatturato significherebbe la fine delle aziende che a Racalmuto esistono da quarant’anni. Bisogna salvare il salvabile”. A scendere in strada, in via Vittorio Emanuele, insieme agli esercenti anche gli amministratori comunali e il parlamentare regionale Michele Catanzaro. “Ritengo che la politica – dice il deputato all’Ars – deve fare la propria parte. Dall’accordo Stato – Regione – aggiunge Catanzaro – ci sono a disposizione 421 milioni di euro. La Regione – conclude il deputato – deve prendere una posizione in favore di questa categoria di lavoratori che è importante per l’Italia e per la nostra terra”.

Protesta degli esercenti a Racalmuto

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