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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Costi aggiuntivi dovuti alla "negligenza" degli operatori, il Comune contro le ditte

Nella liquidazione della fattura di ottobre il Municipio ha versato solo un acconto ai privati in considerazione dei danni patiti per un errato smaltimento dell'umido

Rifiuti umidi smaltiti dentro a sacchetti non riciclabili oppure mischiati ad altre tipologie di materiali che rendono impossibile il compostaggio, i casi si moltiplicano e il Comune agisce contro le ditte.

Nel contesto del provvedimento di liquidazione delle somme per il servizio svolto ad ottobre, infatti, il dirigente del settore Ambiente ha ritenuto di pagare solo un acconto ai privati e non l'intera somma richiesta. La spiegazione è abbastanza chiara: “per la negligenza degli operatori addetti al ritiro dei rifiuti, nello specifico dell’umido, la ditta Seap, affidataria del servizio di smaltimento dell’umido, ha ribaltato all’amministrazione comunale i costi relativi al rifiuto non conforme applicato alla stessa dall’impianto di smaltimento finale”. Tale penalità, dice la delibera di liquidazione “è da ribaltare alla Rti Iseda, che preleva sul posto il rifiuto”. Questo perché, in linea teorica (anche se si attende ancora oggi un regolamento per la differenziata ad oltre un anno dall'avvio del servizio) starebbe agli operatori il compito di non raccogliere il rifiuto conferito in modo irregolare, senza rispettare le indicazioni o il calendario. Dato che questo controllo non sempre è stato esercitato, l'ente si trova a subire costi aggiuntivi che, adesso, ha deciso di riversare sulle ditte, che, comunque, spiegano di non aver ricevuto al momento alcuna contestazione formale.

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