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Cronaca

"Corruzione", la Procura chiederà la condanna per Eugenio D'Orsi

Ad annunciarlo, ieri in aula, è stato il Pm Carlo Cinque. La vicenda è quella delle palme che l'ex amministratore avrebbe ricevuto per la sua casa di campagna

Il Pm Carlo Cinque, che rappresenta l’accusa nel processo ad Eugenio D’Orsi, ex presidente della Provincia, chiamato a rispondere di “corruzione per l’esercizio della funzione”, nel corso dell’udienza di ieri in Tribunale ha annunciato - come scrive oggi il Giornale di Sicilia - che chiederà la condanna per l’imputato.

La vicenda è quella delle palme che, secondo l’accusa, l’ex presidente della Provincia avrebbe ricevuto per sistemarle nella sua casa di campagna. In origine l’accusa era di peculato, ma successivamente il tribunale, con un’ordinanza, aveva rimesso gli atti al Pm, ritenendo che il capo di imputazione dovesse essere quello di “corruzione per l’esercizio della funzione”. Ieri mattina, in aula, il collegio dei giudici presieduto da Gianfranca Claudia Infantino, ha dato la parola alle parti per eventuali richieste suppletive. Il pm Cinque ha sostenuto che “si può arrivare alle conclusioni”. Secondo il magistrato “l’intervista dell’allora presidente della Provincia a “Le Iene”, quando dice che le palme sono state un regalo, equivale ad una confessione. La Provincia ha acquistato tutte le piante nel negozio e il vivaista – sostiene il Pm - come contropartita gli ha dato le palme per la sua villa in costruzione”.

Il legale di D’Orsi, l’avvocato Daniela Posante, ha chiesto di sentire il maresciallo della guardia di finanza Guglielmo Greco, che ha coordinato le indagini. I giudici hanno ammesso la richiesta e fissato l’audizione del sottufficiale per il 17 di febbraio.

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