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Cronaca

"Avvocato corruppe maresciallo assumendogli la moglie", chieste tre condanne

Il pubblico ministero Chiara Bisso ha proposto 6 anni di reclusione per l'ex segretario dell'Ordine Ignazio Valenza, 3 anni e 6 mesi per il carabiniere Antonio Arnese e 2 anni per l'ex luogotenente dell'Arma Vincenzo Mangiavillano

"L'assunzione della moglie del maresciallo dei carabinieri Antonio Arnese, all'epoca comandante del nucleo ispettorato del lavoro, fu barattata con un'ispezione blanda all'istituto di formazione Ecap. La donna, in cambio del controllo volutamente lacunoso, fu assunta alle dipendenze di un altro istituto, Casa Amica, visto che il presidente era sempre l'avvocato Ignazio Valenza".

Dalle premesse ai fatti: il pubblico ministero Chiara Bisso ha chiesto la condanna per corruzione di Arnese e Valenza: 3 anni e 6 mesi di reclusione per entrambi. Valenza, per il pm, è colpevole anche di calunnia ai danni della collega Laura Grado, che sarebbe stata accusata falsamente di avere violato la corrispondenza dell'istituto nell'ambito di un contenzioso che gestiva professionalmente per conto di alcuni lavoratori. Il pm ha chiesto 2 anni e 6 mesi per questa ulteriore imputazione: la pena complessiva proposta nei confronti del professionista, attuale consigliere dell'Ordine ed ex segretario, di conseguenza, è di 6 anni. 

Due anni sono stati, invece, proposti per l'ex luogotenente dei carabinieri, adesso in pensione, Vincenzo Mangiavillano, accusato di favoreggiamento: secondo il pm, avrebbe aiutato Arnese e Valenza a realizzare "il loro accordo corruttivo" rivelando al primo l'esistenza di indagini a suo carico. Mangiavillano, all'epoca dei fatti, nel 2013, comandava il nucleo di polizia giudiziaria della Procura. 

Secondo il pm Chiara Bisso, invece, il dibattimento ha accertato l'estraneità di Mangiavillano a due ipotesi accusatorie per le quali è stata chiesta l'assoluzione. La prima è la rivelazione di segreto di ufficio e la seconda è la corruzione: secondo l'impostazione iniziale della Procura, che non ha avuto conferma - secondo il pm - nel dibattimento, Mangiavillano aveva avuto un ruolo nella "fase manutentiva dell'accordo illecito".

Chiesta anche l'assoluzione di Valenza per le accuse di peculato ed estorsione. L'udienza è proseguita con l'arringa di parte civile dell'avvocato Serafino Mazzotta. Il collegio di giudici presieduto da Giuseppe Miceli, il 5 dicembre, darà la parola agli avvocati della difesa Daniela Posante, Antonino Gaziano, Giuliano Dominici e Francesco Mangione. 

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