Open day per la vaccinazione degli studenti: falsa partenza per il servizio
Giungono numerose segnalazioni di persone che questa mattina si sono recati agli hub vaccinali con i figli, ma si sono visti allargare le braccia dai medici. L'Asp: "Situazione verso la normalizzazione"
Primo giorno di open day per gli studenti, qualcosa sembra essere andata storto. Sono infatti diverse le segnalazioni giunte alla nostra redazione di genitori inferociti che questa mattina si sono recati presso gli hub della provincia e si sono sentiti rispondere che non era possibile vaccinare i propri figli se gli stessi non erano prenotati. Anzi, pare, che qualcuno abbia ritenuto di scaricare la colpa sulla stampa, "rea" di aver raccontato cose non vere.
Questo quando, in realtà, le testate giornalistiche non hanno fatto altro che rendere pubblica una comunicazione da parte dell'Azienda sanitaria provinciale, la quale ieri sera intorno alle 21 annunciava appunto un "open day "per "i giovani studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Agrigento".
"I più piccoli, dai 5 agli 11 anni - proseguiva la nota - potranno ricevere la somministrazione presso i cinque presìdi ospedalieri della provincia mentre i più grandi, dai 12 anni in su, potranno recarsi presso tutti i centri vaccinali". Una ricostruzione molto ottimistica, in realtà.
Il medico di turno - racconta un utente sui social - respinge i bambini non prenotati perché da solo non ce la fa". "Il presidio ospedaliero - dice un altro utente, addirittura commentando il post dell'Asp - non sa nulla dell’open day?!?!? Ma dove siamo arrivati??? Ora io mi chiedo e chiedo alla comunità agrigentina e alle istituzioni: perché fare subire tutto ciò a un povero bambino che oltretutto sarà già spaventato per il vaccino?".
Dall'Asp chiariscono che la situazione è verso la normalizzazione e il problema sarebbe di tipo organizzativo: l'attivazione dell'open day è avvenuta solo ieri sera e non c'è stato il tempo per riorganizzare il sistema. Sono state infatti adesso create due corsie: una per i prenotati, l'altra per i non prenotati. Questi ultimi al momento sarebbero la maggioranza e questi numeri (che era comunque facile attendersi) oggi sono di fatto poco gestibili. Proprio nel caso lamentato da alcuni utenti dell'ospedale "San Giovanni di Dio", si sarebbero iniziate anche ad inoculare dosi ai non prenotati: una ventina quelle fatte alle 11.30.
Quindi Open Day confermato, con l'impegno dell'Azienda di procedere nell'immediato a tamponare l'emergenza. Questo, mentre in corsia la tensione continua a salire.
Ore 14.30. L'Asp, attraverso una nota precisa: “Con la certezza che solo la vaccinazione ci tirerà fuori dalla pandemia – afferma il commissario Mario Zappia – la nostra azienda ha aderito con immediatezza all’iniziativa dell’Assessorato Regionale alla Salute per avviare l’open day per i giovani. Ieri, in fase organizzativa, avevamo due ipotesi: iniziare le operazioni già nella prima mattina di domenica oppure rinviare di qualche ora. La scelta è stata quella di partire subito per somministrare più vaccinazioni possibili. Questa decisione è andata bene in quasi tutti i centri vaccinali tranne in un paio di punti, ma mettere in campo in poche ore un cambiamento organizzativo non è facile, specie in un momento di forte stress del sistema sanitario. Non smetto di ringraziare il personale sanitario che opera in prima linea nelle operazioni per il febbrile impegno profuso in questi giorni difficili. Ci dispiace – continua il commissario Zappia – per quei cittadini che hanno avuto qualche disagio e confidiamo nella comprensione di chi avverte la straordinarietà del momento”.