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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, Sicilia verso la zona gialla: è la regione con indice Rt più basso

Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di tegia Covid-19, sta per firmare nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da domenica 14 febbraio, lo annuncia il dicastero in una nota

La Sicilia tornerà in zona gialla allo scadere dell'attuale ordinanza, quindi da lunedì 15 febbraio,che prevede sia in arancione. Altre tre regioni - Abruzzo, Liguria, Toscana - e la provincia di Trento, passano in zona arancione. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore le ordinanze, valide a partire da domenica. In arancione restano anche l'Umbria e la provincia di Bolzano anche se per entrambe i governatori hanno disposto misure ancora più restrittive.

La Sicilia è la regione italiana con il più basso indice Rt: 0,66% a fronte di una media nazionale dello 0,95%. L'indice Rt, come specifica l'Ansa, in sette regioni italiane supera l'1%, mentre sono 5 le regioni con l'Rt a 1,2 con Bolzano a 1,25. Il risultato raggiunto nell'isola è legato anche alla scelta del presidente della Regione Musumeci di sollecitare al governo nazionale il 23 gennaio scorso la zona rossa per la Sicilia quando i dati non imponevano questa classificazione. 

Indice Rt 

Intanto l'indice Rt che indica la trasmissibilità del virus sale a 0,95 a livello nazionale rispetto allo 0,84 della scorsa settimana. Lo indica la bozza del monitoraggio condotta dall'Istituto superiore di sanita' (Iss) con il ministero della Salute. La Regione Umbria e la Provincia di Bolzano hanno un livello di rischio alto mentre sono dieci (contro 11 la settimana precedente) le Regioni  con una classificazione di rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e nove con rischio basso. "Diminuiscono da 7 a 5 - sottolinea il report - Regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti sopra la soglia critica del 30%". Questo è invece l'indice Rt nelle regioni aggiornato:

  • Abruzzo 1.22
  • Basilicata 1.2
  • Calabria 0.81
  • Campania 0.8
  • Emilia-Romagna 0.94
  • Friuli-Venezia Giulia 0.98
  • Lazio 0.96
  • Liguria 1.08
  • Lombardia 0.97
  • Marche 0.94
  • Molise 1.09
  • Piemonte 0.93
  • PA Bolzano 1.25
  • PA Trento 1.2
  • Puglia 1.05
  • Sardegna 0.87
  • Sicilia 0.66
  • Toscana 1.1
  • Umbria 1.2
  • Valle d’Aosta 0.77
  • Veneto 0.71.

Speranza firma l'ordinanza: da domenica area arancione per quattro regioni

Intanto la forte diffusione delle varianti, in particolare quella cosiddetta 'inglese', sta provocando nelle province di Chieti e Pescara un forte aumento dei contagi, che ha già messo a dura prova il sistema ospedaliero e la capacità di tracciamento delle Asl. Proprio ieri, il Ministero della Salute ha diramato una nuova circolare che raccomanda l'adozione delle misure più restrittive per i territori colpiti dalle varianti in modo significativo. Si rende quindi necessario adottare le misure restrittive previste dall'art. 3 del DPCM vigente (''zona rossa''), non essendo sufficienti le misure previste dalla zona arancione che sta per decretare il ministro Speranza. Ministro con il quale il Presidente Marsilio si è tenuto in costante contatto. Lo spiega in una nota il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. ''Il Ministro avrebbe egli stesso previsto la zona rossa per Chieti e Pescara nell'Ordinanza che emanerà in giornata - chiarisce il governatore Abruzzese - , d'intesa con la Regione, anche per semplificare e ridurre il numero dei provvedimenti. Tuttavia - come mi ha spiegato - la sua attuale limitazione all'ordinaria amministrazione degli affari correnti non gli consente di fare altro che applicare la normativa vigente, senza poter assumere altre decisioni. Per questo, ho provveduto personalmente ad emanare una mia Ordinanza presidenziale 'sentito il Ministro', con la stessa decorrenza e per la durata di 14 giorni".

"La variante inglese è micidiale - afferma - , sta mettendo in ginocchio tutti i luoghi in cui è comparsa e si diffonde. Al confine con la provincia di Chieti, l'area di Termoli è già stata dichiarata zona rossa dal mio collega del Molise, altrettanto ha fatto la Presidente Tesei in quasi tutta la vicina Regione Umbria, alle prese con una situazione talmente pesante da aver dovuto chiedere un bando della Protezione civile per reperire medici e infermieri, ormai allo stremo. Richiamo e raccomando tutti alla massima attenzione: non ci sono zone 'sicure'. Anche le province di L'Aquila e Teramo registrano valori di Rt superiori a 1 (e quindi compatibili con la zona arancione), in risalita rispetto alle ultime settimane''. 

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