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Cronaca

Coronavirus, ancora casi tra i banchi di scuola: chiusi diversi istituti

L'ordinanza è stata firmata ieri dal sindaco Franco Micciché ma non è stata resa nota con nessuno strumento pubblico, se non con l'inserimento sull'albo pretorio

L'ordinanza c'è, ma non lo sa nessuno. O quasi. Ieri, sull'albo pretorio del Comune di Agrigento è apparso un provvedimento firmato dal sindaco Franco Micciché che, preso atto delle "modalità di insorgenza dell’infezione, della velocità di propagazione anche della “variante inglese” e dell’alto numero di contatti stretti e di contatti occasionali, oltre che della crescita dei casi di positività" disponeva la chiusura di 6 istituti scolastici cittadini.

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Un atto che entra in vigore già oggi e dura fino al 17 aprile me che non è stato comunicato all'esterno in alcun modo da parte del Municipio, che pure non perde occasione per note stampa di vicende quantomeno trascurabili. Così appare strano che la stessa ordinanza dia incarico agli uffici di provvedere a far sì che venga "pubblicizzato sui mass media locali e social network facendo carico a chiunque spetti di osservare e fare osservare il presente provvedimento". Passaggio del quale, onestamente, non c'è traccia anche se ovviamente è stato tutto comunicato ai dirigenti scolastici a cui è passato anche il compito di avvisare i genitori.

A chiudere per tre giorni i plessi “Federico II” di via De Sica e gli istituti "Giovanni Paolo II" e "Santa Chiara" e "De Cosmi" al Villaggio Mosè; i plessi “Malaguzzi” e "Montessori" di San Leone e il plesso "Hack" del Villaggio Peruzzo.

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