Seconda ondata Covid, dopo il focolaio arriva lo stop a tutte le visite al San Giovanni di Dio
La direzione dell’ospedale ha disposto il divieto assoluto di ingresso ai non pazienti limitando gli accessi ai soli accompagnatori di minori e soggetti non autosufficienti
L’insorgere, da inizio novembre, di sedici casi di positività al covid, riscontrati in altrettanti soggetti, direttamente e indirettamente legati all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, ha indotto la direzione a vietare l’ingresso ai reparti di degenza al pubblico .
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“Visto l’attuale andamento della diffusione della pandemia da Covid-19 e tenuto conto del Dpcm del 03.11.2020 – si legge in un avviso affisso negli ingressi della struttura – è sospeso l’accesso ai visitatori ai reparti di degenza, salvo i casi particolari – si legge ancora nelle disposizioni sottoscritte dal direttore sanitario Antonello Seminerio e dalla responsabile amministrativa Angela Chiarelli – compresi i minori ed i soggetti non autosufficienti, che saranno autorizzati formalmente dai direttori delle unità operative. E’ altresì vietato – si legge ancora nell’avviso – agli accompagnatori dei pazienti, di permanere nelle sale di attesa e accettazione e dei pronto soccorso”.
Anche al San Giovanni di Dio, dunque, è stato adottato lo stesso provvedimento, che nell’ottobre scorso, era stato disposto al San Giacomo d’Altopasso di Licata: anche in quel caso, un incremento di casi in città aveva indotto le autorità sanitarie a vietare l’ingresso del pubblico in ospedale.