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Cronaca

Nuovi contagiati da Covid-19 ad Agrigento e Canicattì, per l'Asp gli infetti sono 103 in totale

Resta marcata la differenza fra il report dell'azienda sanitaria provinciale e quello che la Regione fornisce all'unità di crisi nazionale. Per Palermo i positivi agrigentini sono complessivamente 119

Un nuovo contagiato - una cinquatenne, che si trova isolamento domiciliare, ad Agrigento che è salita a 12 infetti. E un nuovo contagiato a Canicattì che raggiunge il tetto dei 6 ammalati. Si tratta, in questo caso, di una persona che era venuta a contatto con un positivo. 

Per l'Asp di Agrigento - su 2.086 tamponi effettuati - le persone che hanno il Covid-19 sono complessivamente 103. Per la Regione (dato segnalato all'unità di crisi nazionale), gli "attualmente positivi" - ad Agrigento e provincia - sono, invece, 116. E ieri risultavano essere 112. C'è stato dunque, stando alla Regione, un aumento di 4 nuovi casi. E aggiungendo i 2 guariti e il deceduto, quest'oggi, l'Agrigentino arriva - stando alla Regione - a complessivi119 casi. La differenza, di fatto, fra i due report continua a crescere.

La comunicazione dei sindaco di Canicattì   

"Mi è giunta la conferma del sesto caso di positività al Covid19 nella nostra città. Si tratta di un soggetto in ottime condizioni salute postosi immediatamente in isolamento dopo aver avuto la certezza di essere entrato in contatto con un soggetto risultato positivo. Immediatamente ho contattato telefonicamente il nostro concittadino che - ha spiegato il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, - mi ha rassicurato sul suo stato di salute e sulle misure precauzionali adottate durante l'isolamento domiciliare che ha rigorosamente effettuato. Anche in questo caso verranno monitorati dall'asp e dalle forze dell'ordine tutti i contatti sociali al fine di rispettare i protocolli del caso". 

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Stando ai dati forniti dall'Asp, i ricoverati agrigentini restano 11. Così come rimangono 3 le persone dimesse e ospiti di strutture lowcare. Aumentano invece i soggetti posti in quarantena: oggi sono 72 mentre ieri erano 71. I guariti rimangono 6, mentre i deceduti sono 10. 

Al primo posto, per numero di contagiati resta Sciacca con 22 casi, segue Agrigento con 12 appunto, poi Menfi con 10, Palma di Montechiaro con 9, Ribera con 8, Licata pure con 8. Sono 5 invece i contagiati a Campobello di Licata, altrettanti a Porto Empedocle. A Canicattì sono saliti a 6. Aragona resta ferma ad 1, così come Camastra, Lampedusa, Montallegro, Naro e Siculiana. Favara ha 4 infetti, 3 Raffadali, 2 Ravanusa, 3 Santa Margherita Belice. 

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Contagio in agguato, Firetto: "La situazione non è tranquilla"

"Un nuovo caso di contagio nelle ultime 24 ore ad Agrigento. Saliamo a 12 in totale in città. In provincia sono 4 in più, saliamo a 116 accertati. Oggi, Venerdì Santo, la Sicilia piange altre 10 persone morte per coronavirus. 570 ne piange l'Italia intera - ha detto il sindaco del capoluogo Lillo Firetto - . Dicono che i dati sono incoraggianti perché alcuni numeri sono in diminuzione. Io non mi sento tranquillo. Come me, chi ha coscienza non può sentirsi tranquillo. Eravamo il Comune meno sfiorato dal maledetto virus. In provincia non abbiamo le cifre più allarmanti di Catania, Messina, Palermo, ma abbiamo superato Ragusa e Siracusa, anche Trapani. Un caso, due casi, giorno dopo giorno, uno dopo l'altro forse passano sotto silenzio ma si sommano. Il virus c'è ed è tutt'altro che sconfitto - sottolinea Firetto - . In Sicilia sono stati eseguiti 31.156 tamponi. Troppo pochi rispetto alla popolazione. Sfugge il dato certo dei positivi e il rischio contagio è in agguato. In tutta Italia si registrano 3.951 contagiati,  altre 1.985 persone guarite. È  vero. C'è un dato su tutti che conforta di più ed è quello dei ricoveri in terapia intensiva: 108 in meno. In Sicilia, soltanto uno in meno. Non posso dire che la situazione qui sia più tranquilla. Non sono più tranquillo. Come faccio ad esserlo se soltanto l'approssimarsi della Pasqua sembra aver incoraggiato tutti a uscire? - si chiede il sindaco - . Quali esigenze improrogabili? Sono stati disposti maggiori controlli e in queste ore sono state tante le persone colte in fallo. Ma è chiaro che dobbiamo essere noi per primi a dover difendere i nostri cari. Facciamolo almeno per i nostri figli. Facciamolo perché finisca presto questa guerra".

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