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Cronaca

Coronavirus, da Santa Elisabetta e Favara morti a Bergamo e a Bruxelles: il 40enne lavorava al Parlamento Ue

Giancarlo Agostino, ex calciatore e appassionato di crossfit, si occupava del servizio tecnico dell'Eurocamera come agente esterno. In Lombardia ha perso la vita, invece, il 54enne sposato e padre di figli

Favara e Santa Elisabetta. Bruxelles e Bergamo. Storie e "mondi" diversi che, in queste ore, si stanno drammaticamente intrecciando. Fra le vittime del Coronavirus in Belgio c'è anche un 41enne originario di Favara. Si chiamava Giancarlo Agostino Di Maria, aveva 40 anni, era uno sportivo e in ottima salute e lavorava al Parlamento europeo come tecnico esterno. A Bergamo ha invece perso la vita un 54enne, sposato e padre di figli, di Santa Elisabetta: paese che è, adesso, sotto choc. In paese, il 54enne c'era stato da poco. Poi, per esigenze lavorative, aveva fatto rientro - assieme alla moglie e ai figli - a Bergamo dove lavorava da anni. Pare che anche la moglie sia risultata positiva al Coronavirus, ma sarebbe stata dimessa ieri dall'ospedale.    

Choc anche a Bruxelles dove il quarantenne, figlio di un favarese, era molto conosciuto ed impegnato. E' deceduto domenica dopo che da mercoledì era in ospedale. Da otto giorni prima del ricovero - secondo quanto ha raccontato la sua convivente - aveva i sintomi del Coronavirus, motivo per il quale ha chiamato il suo medico.  Grande appassionato di calcio, lo aveva praticato da giovane e di recente si era dedicato al crossfit. Il virus lo ha portato via domenica. "L'ho conosciuto a 12 o 13 anni - ricorda il suo amico Verstappen su Facebook - . Era un ragazzo timido, anche riservato. Grande fan del calcio, era un tifoso tifoso della Nazionale italiana, della Juventus e, da noi, dello Standard. Lui stesso ha giocato in un club. Indossava con orgoglio i colori gialli e blu dell'Union Saint-Gilloise".

Giancarlo Agostino Di Maria-2

L'amico ricorda il "bel colpo di matita" che aveva a scuola: "Centinaia, se non migliaia di studenti della scuola Saint-Boniface hanno potuto ammirare una delle sue opere: il monumentale 'Piaf' di Dan Salel che adornava una delle classi dell'istituto. Attirato dalle nuove tecnologie e dall'informatica - continua il ricordo - le avrebbe studiate per poi farne il suo mestiere. Siciliano, aveva un temperamento caldo e raramente tornava su una decisione. Ma coloro che lo avevano conosciuto al di là di questa scorza dura, sapevano che aveva un grande cuore". Negli ultimi anni aveva trovato lavoro come tecnico informatico esterno del Parlamento europeo, ma coltivava al contempo la passione per il crossfit. "A voi, giovani del nostro Paese - dice ancora l'amico Verstappen - guardate questa faccia fulminata nel pieno della vita. Aveva tutta la vita davanti! Non dimenticarlo! Ascolta quello che ti dicono! Segui le istruzioni. Restate a casa. Non uscite! Fallo per te. Fallo per gli altri. Fallo per lui", conclude. Anche la comunità internazionale del crossfit ha voluto ricordare Giancarlo: "Era un membro del nostro team di giudici, un buon amico per molti di noi - scrive su Instagram Italian ShowDown - Sentiamo ancora la sua voce chiamare una no-rep con un sorriso. Ricorderemo a lungo il suo spirito di resilienza e buon umore. Riposa in pace".

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