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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Siculiana

Mascherine e Terapia intensiva, Lauricella: "Cosa sta facendo l'Asp?"

"I cittadini - dice in una nota - stanno facendo la loro parte, si può dire lo stesso di chi dirige la sanità provinciale?"

Lotta contro il Coronavirus, il sindaco di Siculiana chiede chiarimenti sul mancato approvigionamento di mascherine protettive e sul mancato potenziamento dei posti in terapia intensiva da parte dell'Asp di Agrigento. "I cittadini - dice in una nota - stanno facendo la loro parte rispettando le regole e restando a casa. Mi sorge però un dubbio: si può dire lo stesso per gli organi gestionali e istituzionali che dirigono la sanità provinciale?".

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In particolare il primo cittadino fa riferimento ad una riunione tenutasi lo scorso 27 febbraio alla presenza del prefetto, dei sindaci, delle forze dell'ordine, del direttore generale e del direttore sanitario dell'Asp di Agrigento. "Ebbene, in questa occasione - ha detto Lauricella - i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale, vista la gravità della situazione, avevano dichiarato che, a giorni si sarebbe provveduto a distribuire a tutti gli operatori sanitari e ai medici di medicina generale i dispositivi di protezione individuale (mascherine, camici, guanti ecc..). Debbo riscontrare - continua - che, a distanza di quasi un mese, ai medici di base del Comune di Siculiana non è stato fornito alcun dispositivo di sicurezza; né, tanto meno, mi risulta che l'azione amministrativa volta ad istituire nuove postazioni di terapia intensiva, effettivamente operanti, si sia caratterizzata in termini di efficienza ed efficacia. Questo al contrario di quanto hanno fatto invece molte province del Piemonte (come ad esempio Vercelli) che, in pochi giorni, sono riuscite ad acquistare ventilatori polmonari e tutte le attrezzature necessarie per instituire nuovi posti di terapia intensiva".

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Lauricella conclude precisando che "la drammaticità del momento ci obbliga ad agire in modo concreto nell’immediato, senza perdere altro tempo. Sono convinto che se tutti noi ponessimo in essere comportamenti responsabili, come quelli di rimanere a casa e rispettare le regole, accompagnate da azioni efficienti ed efficaci da parte delle istituzioni sanitarie e governative, potremmo forse affermare che "gli ultimi saranno i primi".

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