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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Giustizia ai tempi del Coronavirus, anche ad Agrigento si lavora alla "fase 2"

La camera penale conferma il no al "processo virtuale": sospese fino a cessata emergenza le elezioni per il rinnovo del consiglio dell'Ordine

Anche la giustizia agrigentina pensa alla “fase 2” che potrebbe scattare, come nel resto d’Italia, il 12 maggio. Questa mattina, intanto, dopo un iniziale rinvio, avrebbe dovuto iniziare la tre giorni elettorale per rinnovare il consiglio dell’Ordine degli avvocati, azzerato con le clamorose dimissioni di massa della totalità dei componenti ad eccezione del presidente Antonino Maria Cremona contro il quale, in segno di protesta, era stato deciso di far decadere l’organismo.

Il commissario straordinario Silvio Miceli, dopo due tentativi, si deve arrendere. Il nuovo provvedimento non individua una data ma sospende le “procedure elettorali in corso e contestualmente le proroga fino a che non saranno cessati i divieti e le limitazioni imposti allo scopo di contenere il contagio da Covid”. Restano “congelate” le candidature degli aspiranti consiglieri che sono venti – per quindici posti utili –, tutte informalmente raggruppate in una lista ad eccezione di cinque che si propongono in autonomia.

La Camera penale di Agrigento, presieduta dall’avvocato Angelo Nicotra, intanto, sta prendendo parte al dialogo nazionale sulle modalità della ripartenza che, inevitabilmente, non potranno essere le stesse di un mese fa per un periodo non breve. Nicotra, in particolare, ha partecipato a una riunione, in remoto, con gli altri presidenti delle camere siciliane, della Sardegna e con la giunta nazionale.

“Il tema principale - ha spiegato con un messaggio pubblico indirizzato ai colleghi - ha riguardato il processo telematico, che dovrebbe essere introdotto per la seconda fase dal 12 maggio, in discussione alla Camera e le sue criticità. Ne è stata evidenziata la incostituzionalità, per violazione dei principi di immediatezza ed oralità, ma data l'emergenza sanitaria si potrebbero trattare con sistemi da remoto solo i processi meno complessi (esempio prime comparizioni ed altri), esclusi quelli con testi o consulenti. Poi si è parlato della situazione delle carceri e della diffusione in atto del covid-19, nonché degli interventi della Giunta”.

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