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Giovedì, 25 Aprile 2024

Wellness in lockdown, i titolari di due palestre: "Non tutti avranno la forza di ripartire”

Dopo la decisione del governo di chiudere piscine e centri benessere, AgrigentoNotizie ha incontrato due operatori di uno dei settori maggiormente penalizzato dal nuovo Dpcm che vuol provare a contenere il contagio da Covid-19

Uno dei settori più penalizzati dalle misure introdotte dall’ultimo Dpcm è sicuramente quello del wellness. Fino al 24 novembre, palestre e centri benessere resteranno chiusi. Decisione quest’ultima che ha spiazzato molti operatori che, dopo il primo stop delle attività, avevano anche investito denaro per adeguare le strutture alle stringenti misure di prevenzione sanitaria.

AgrigentoNotizie ha incontrato due titolari di palestre di Agrigento. "Non ce lo aspettavamo – dice Sergio Scordino, titolare di una palestra del centro, – considerando che da settembre non c’erano stati dei focolai nelle palestre, pensavamo che tutto era stato organizzato nella maniera più adeguata possibile e nel  rispetto delle regole”. La decisione del governo di chiudere le palestre è stato come un fulmine a ciel sereno anche per Massimo Costa, gestore di una palestra del quartiere Cannatello. 

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“Ci aspettavamo – dice Costa – di continuare a lavorare in sicurezza. E' veramente molto strano che ci fanno chiudere, anche se l’ultimo mese è forse stato il peggiore perché se paragonato allo stesso periodo degli anni precedenti abbiamo avuto una perdita economica di circa il 70 per cento”. 

Con la curva epidemiologica in forte ascesa e le incertezze generali sui tempi di riapertura, entrambi gli operatori si sono detti certi di ripartire ma, secondo quanto riferito, non tutti i loro colleghi avranno le possibilità per farlo. “Non avendo affitti da pagare – dice, ad AgrigentoNotizie,  Sergio Scandura – siamo tra i fortunati che riusciranno comunque ad andare avanti, però conosciamo tanti amici che non ci riusciranno”. “Penso che molte palestre chiuderanno – dice rammaricato, sempre ad Agrigentonotizie, Massimo Costa- perché non sarà facile ammortizzare i primi problemi del trimestre passato  e adesso anche  quelli di questo periodo che non sappiamo quanto debba durare”.

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