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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus: altri 42 contagi sull'isola, Agrigento è ferma da 5 giorni ed è boom di guariti (31)

All'Asp sono arrivati, nelle ultime 24 ore, i referti tutti negativi di 124 tamponi: gli infetti restano 112. Quanti si sono buttati alle spalle l'incubo del Covid sono passati da 32 di domenica ai 43 di oggi. E' diminuito anche il numero di persone poste in quarantena: da 55 a 45

Ben 31 guariti, due persone in meno in terapia intensiva e un solo +8 nell'aumento degli attuali positivi. Questo quanto emerge dal quadro giornaliero del 20 aprile fornito dalla Protezione civile regionale in merito all'emergenza Coronavirus. Sui 1601 tamponi validati dai laboratori invece emergono altri 42 casi (2,6%): un tren che continua dunque a mantenersi costante. Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 51.373  e quelli positivi arrivano a a 2.759. Sul fronte degli attuali positivi invece l'alto numero di guariti, e - purtroppo - i tre morti, portano il dato a crescere solo di otto unità. Sull'Isola quindi restano contagiate 2.210 persone, perchè nel frattempo 346 sono guarite e 203 decedute. Invece 565 pazienti (+2) sono ricoverati - di cui 39 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.645 (+6) sono in isolamento domiciliare.

Il dato provinciale

Per il quinto giorno consecutivo, Agrigento e provincia - secondo quanto la Regione ha comunicato all'unità di crisi nazionale - resta ferma a 129 "attualmente positivi". Un dato che appare essere ormai più che un semplice segnale di speranza. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (16, 15, 10); Catania, 626 (100, 111, 71); Enna, 323 (175, 29, 25); Messina, 404 (128, 52, 41); Palermo, 348 (71, 45, 27); Ragusa, 57 (4, 6, 6); Siracusa, 98 (64, 68, 17); Trapani, 112 (7, 18, 5). Il fatto che questa provincia non registri, per fortuna, nuovi contagi è stato confermato - restano 112 - in serata anche dall'Asp di Agrigento. Sono arrivati, nelle ultime 24 ore, i referti di 124 tamponi: si è passati dai 3.007 di domenica ai 3.131 di oggi infatti. E tutti i test sono risultati essere, appunto, negativi. Sono aumentati, intanto, i guariti: domenica erano 32 e oggi risultano invece essere 43. E' diminuito il numero di persone poste in quarantena: ieri erano 55 e oggi sono 45. Sempre fermi a 4 i dimessi ospitati in strutture lowcare. Fra i guariti c'è una persona di Canicattì e una di Raffadali. "Un altro positivo guarito. Il terzo ha fatto due tamponi a distanza di 48 ore, il primo è risultato negativo e il secondo lo sapremo tra domani o dopodomani - ha detto, contento, il sindaco di Raffadali: Silvio Cuffaro - . Domani o dopodomani festeggeremo il quota zero".   

"In Sicilia possibile raggiungere contagi zero a fine aprile"

La fine dell’emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle regioni a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia: in Lombardia e Marche l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno, in Sicilia già a fine mese. Sono le proiezioni fatte dagli esperti dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni Italiane, coordinato da Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e docente ordinario di Igiene all’Università Cattolica, e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio.

Corsa sì, ma a pochi metri da casa

Non c’è alcun reale via libera alla corsa: “Chi si allontana dalla propria abitazione, cioè dal raggio di qualche centinaia di metri, rischia di essere multato”, chiarisce infatti l’assessore regionale allo Sport, Manlio Messina. In molti, presi dall’entusiasmo, hanno dimenticato che proprio quando qualche settimana fa venne introdotto per l’attività motoria il limite di stare “nelle vicinanze” della propria casa, di fatto si smise di correre. L’assessore spiega che si sarebbe voluto allentare di più “ma la Regione non può allargare oltre i limiti vigenti a livello nazionale, mentre ha il potere di restringere”. Se resta impensabile dare l’ok agli sport di gruppo, si aprono invece spiragli per tennis e padel, ma non a breve termine per il nuoto. Si lavora ad una nuova ordinanza per i primi giorni di maggio. (Leggi l'intervista)

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi.

Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi.

Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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