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Cronaca

San Leone invasa dalle persone, Miccichè: "Pronto a scelte impopolari"

Il sindaco si dice amareggiato da quanto accaduto in questi giorni e respinge le accuse di chi critica la sua amministrazione: "Non possiamo disperdere la gente con i manganelli"

San Leone invasa dagli agrigentini (e non solo) durante il week end, dopo la polemica ad annunciare potenziali misure di "contenimento" drastiche è il sindaco Franco Micciché.

"Seguo con apprensione la situazione di San Leone - ha detto con una nota -. Nonostante le ordinanze e l’appello alla popolazione, vedo che nessuno ha compreso le motivazioni dei provvedimenti anti contagio che avevamo preso. Abbiamo emesso le ordinanze restrittive, abbiamo multato e chiuso i locali. Ma non basta. La gente, con questi comportamenti, ci costringe a fare ancora di più".

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Micciché, nel dirsi "amareggiato" dalle "speculazioni di chi sfrutta la situazione per critiche alla mia amministrazione" con un riferimento chiaro al fatto che a rilanciare la polemica sia stato un post dell'ex sindaco Firetto (che in realtà diceva solo "Buonasera Agrigento. Possiamo stare sereni, che dite?"), precisa che comunque non ci sono gli strumenti per "disperdere le migliaia di persone che si sono riversate a San Leone con i manganelli o con i gas lacrimogeni".
Il primo cittadino continua annunciando che potrebbe pensare di prendere "decisioni molto drastiche ma che intaccherebbero purtroppo la categoria degli esercenti che invece ritengo utili per aiutarmi a gestire la prevenzione sanitaria". 

L'ordinanza oggi vigente risale allo scorso 23 febbraio: all'epoca Rischio di assembramento in centro e a San Leone, firmata una nuova ordinanza del sindaco
il sindaco Franco Micciché firmò un provvedimento che, partendo dal rischio di "assembramenti in prossimità di locali"
Rischio di assembramento in centro e a San Leone, firmata una nuova ordinanza del sindaco
dispose un divieto di "assembramento"  tra San Leone e via Atenea perché in queste aree "vengono a creare occasioni di concentrazione e aggregazione di persone che possono favorire, per la loro naturale dinamicità, un’attenuazione, anche involontaria, del grado di osservanza sia delle misure riguardanti il distanziamento interpersonale, sia del divieto di assembramento".

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L'ordinanza quindi non vieta di recarsi in questi luoghi, ma solo di non di "assembrarsi", non rispettando le distanze di sicurezza. Il punto è, è immaginabile riuscire a garantire tutte queste misure data la quantità di persone in strada?

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