Coronavirus, "positivo" un medico del "San Giovanni di Dio": aumentano i casi anche a Ribera
Per l'ospedale di contrada Consolida è stata già messa in moto la macchina delle estese verifiche epidemiologiche. Dell'esito del test è stato anche informato - in quanto responsabile dell'Igiene e della Sanità pubblica - il sindaco Lillo Firetto
Un operatore sanitario di Ribera in servizio all'ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca e un medico in servizio all'ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento. Continua ad aumentare l'elenco delle persone che, per un motivo o per un altro, sono stati contagiati dal Covid-19. Se nel primo caso: quello dell'operatore sanitario d Ribera, il contagio sembrerebbe essere riconducibile al "focolaio" ospedaliero di Sciacca. Nel secondo: quello del medico in servizio nella struttura di contrada Consolida, non è chiaro - non sembrerebbe esserlo - come abbia contratto l'infezione.
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L'esito del tampone è arrivato: la 76enne di Favara è positiva
Al momento, una sola la certezza: il medico del "San Giovanni di Dio" non ha avuto alcun contatto, né diretto e nemmeno indiretto, con la 76enne di Favara che era ricoverata al reparto di Cardiologia e che - dopo un intervento chirurgico - è stata trovata positiva al Coronavirus. Ieri sera, al "San Giovanni di Dio" sono arrivati i primi esiti dei tamponi effettuati a medici, infermieri, personale di sala a 2 pazienti dell'unità operativa di Cardiologia: coloro che, in qualche modo, erano venuti a contatto con la 76enne di Favara. Le prime risultanze dei tamponi rino-faringei sono state ottime: tutti i test sono stati negativi.
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Per il caso del medico, un cinquantenne, che è stato trovato - nelle ultimissime ore - positivo al Covid-19, s'è messa in moto la macchina delle estese verifiche epidemiologiche. Il protocollo sanitario nazionale è rigido e prescrive che vengano identificati tutti i contatti della persona risultata positiva affinché vengano allertati, posti in isolamento e se, dal caso, a stretta sorveglianza sanitaria. Del nuovo caso positivo, ad Agrigento, è stato già anche informato - in quanto responsabile dell'Igiene e della Sanità pubblica - il sindaco di Agrigento: Lillo Firetto.