Weekend di controlli lungo le coste dell'Agrigentino, multe e sequestri

La Capitaneria di porto - Guardia costiera di Porto Empedocle ha effettuato, lo scorso fine settimana, alcune operazioni di controllo per la sicurezza della navigazione e portuale ed il contrasto agli illeciti demaniali.

REALMONTE. In un’operazione congiunta con il Commissariato di polizia di Porto Empedocle, condotta a "Punta Grande" (Realmonte) lo scorso 8 agosto, i militari della Guardia costiera hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento il titolare di uno stabilimento balneare (G.C., empedoclino di 25 anni) per il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo ed innovazione non autorizzata. Durante i controlli, infatti, lo stabilimento balneare è risultato occupare un tratto di arenile di oltre mille metri quadrati, mentre lo spazio autorizzato dalla concessione demaniale della Regione Siciliana era di soli 246 metri quadrati. L’area eccedente, pari ad oltre 850 metri quadrati, è stata immediatamente sottoposta a sequestro penale, insieme ai materiali collocati abusivamente dal titolare (72 ombrelloni, con relative pertinenze, un gazebo in profilati di alluminio, un bancone e 14 pedane in legno). All’area (temporaneamente affidata in custodia giudiziale al titolare) ed ai beni sequestrati, i militari hanno poi provveduto ad apporre i sigilli, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria e degli uffici regionali in merito al definitivo sgombero dell’arenile.

SICULIANA MARINA. Nell’ambito dei controlli nell'ambito dell'operazione "Mare Sicuro", i militari della Capitaneria hanno condotto dei controlli lungo la costa di Siculiana Marina: nei confronti della titolare di uno stabilimento balneare - A.M.G., 49enne di Siculiana - la Guardia costiera ha elevato una sanzione di oltre mille euro per diverse violazioni degli obblighi di dotazioni di sicurezza previste dall’ordinanza balneare vigente (tra cui la mancanza di salvagenti anulari, galleggiante con sagola e cintura, dotazioni varie di sicurezza, locale adibito ad uso esclusivo di infermeria, materiale di pronto soccorso). Nella stessa occasione i militari hanno verificato la fuoriuscita, da un tombino sull’arenile antistante la frazione balneare, di liquami maleodoranti ed hanno perciò provveduto ad interessare le autorità sanitarie per gli accertamenti di competenza, finalizzati all’emanazione dei successivi provvedimenti di polizia nei confronti di eventuali responsabili del fenomeno inquinante.

SAN LEONE. Nel corso di un'attività di vigilanza a San Leone, il personale della Capitaneria di porto, unitamente a tecnici dell’Asp e dell’Arpa di Agrigento, ha proceduto ad alcuni prelievi d'acqua nel tratto di mare antistante il viale delle dune ed alla foce del vallone Canne. In uno stabilimento balneare, inoltre, sono state riscontrate alcune irregolarità relative alla strutture di scarico ed alla vasca per il trattamento dei liquami. Ulteriori controlli nell’ex stabilimento "Magaria" ormai fatiscente, condotti insieme al personale dell’ufficio tecnico del Comune di Agrigento, hanno permesso di verificare la presenza di un tondino in ferro pericoloso per la balneazione, prontamente segnalato con un nastro in attesa dell'intervento di rimozione da parte del Comune. Nell’area precedentemente in concessione all’ex stabilimento "Maracaibo", invece, sono stati rinvenuti i resti di una torretta di avvistamento fatiscente, della struttura in ferro di un forno a legna, di due vasche interrate colme d’acqua e di notevoli quantità di materiali di risulta. Dopo aver delimitato l’area con un nastro, al fine di informare i bagnanti del potenziale pericolo, l’autorità marittima ha informato la Regione Siciliana (Ufficio demanio marittimo) ed il Comune per gli aspetti di competenza.