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L'inchiesta

"Hanno truffato per ottenere contributi agricoli", 4 indagati: scatta sequestro da 240mila euro

Secondo le accuse avrebbero dichiarato di possedere varie estensioni di terreno che però appartenevano ad altre persone, in alcuni casi decedute o emigrate

Avrebbero dichiarato di possedere estensioni di terreno maggiori di quelle di cui erano effettivamente proprietari solo allo scopo di ottenere maggiori finanziamenti truffando però l'Agea. E' questa l'accusa della Procura di Agrigento in forza di cui stamattina la Guardia di Finanza di Sciacca, ha eseguito il sequestro preventivo, anche per equivalente, dell’importo di circa 240.000 euro, nei confronti dei responsabili di un’azienda zootecnica dell’agrigentino.

L'inchiesta parte appunto ad opera dei militari delle fiamme gialle che avrebbero scoperto "un consolidato modus operandi, adottato dagli indagati, attualmente a piede libero, preposto a gonfiare fraudolentemente gli importi corrisposti a titolo di contributi a fondo perduto dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura con fondi dell’Unione Europea".

La norma, infatti, prevede che i contributi siano commissurati all'estensione dei terreni di cui si è proprietari: 
"consapevoli di ciò - dice la nota diffusa dalla Guardia di finanza -, gli indagati hanno reiteratamente truffato l’organismo pagatore dichiarando di condurre superfici di terreno agricolo superiori al reale, mediante la presentazione di falsi contratti di comodato e affitto di terreni, stipulati all’insaputa dei proprietari dei terreni".

Molti di loro, infatti, hanno disconosciuto le firme che erano in calce ai documenti presentati per accedere ai contributi, mentre in altri casi i proprietari dei terreni erano addirittura morti o emigrati negli anni 50 e non erano più tornati in italia.

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