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Cronaca

Spese pazze al Consorzio universitario, l'ente si costituisce parte civile

Due dirigenti sul banco degli imputati con l'accusa di avere avallato i rimborsi illegittimi dell'ex presidente Joseph Mifsud, misteriosa figura al centro dell’intrigo mondiale “Russiagate” di cui si sono perse le tracce da anni

Il consorzio universitario si costituisce parte civile all'udienza preliminare scaturita dall'inchiesta che ipotizza l'utilizzo indebito delle carte di credito dell'ente per pranzi, cene, trasferte e acquisti personali che nulla avevano di istituzionale. Il gup Francesco Provenzano ha ammesso la richiesta di costituzione dell'avvocato Leonardo Cusumano.

Nella lista degli imputati fugurava l’ex presidente Joseph Mifsud, misteriosa figura al centro dell’intrigo mondiale “Russiagate” di cui si sono perse le tracce da anni e che - secondo molti - potrebbe essere morto. Il beneficiario delle somme prelevate sarebbe stato lui, agli altri due imputati viene contestato di avere avallato i pagamenti.

La posizione di Mifsud è stata "congelata" in base a una legge del 2014 che non prevede che si celebrino più processi per gli irreperibili. Gli altri due imputati sono: Olga Matraxia, ex dirigente del settore Affari generali dell’ente e Andrea Occhipinti, dirigente del settore finanziario.

Quest'ultimo - difeso dall'avvocato Nicola Grillo (l'altra imputata è assistita dal legale Daniela Posante) - ha chiesto di essere interrogato e ha cercato di chiarire i fatti. L’accusa, ipotizzata per tutti per fatti risalenti agli anni 2012 e 2013, è di peculato. La somma sottratta ammonterebbe a circa 50mila euro. 
 

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