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Cronaca

L'Asp e i contratti a tempo indeterminato, la Uil "chiama" i lavoratori in attesa

La storia parla della "vecchia" Asl oggi Asp1, colpevole a detta dei legali del comitato Uil, ''di non aver rispettato le regole giuridiche''

Assunzioni a tempo determinato e scorrimenti sospetti. Denuncia a voce alta la Uil di Agrigento, che tramite i propri legali prova a far luce in una questione che ha danneggiato tantissime famiglie.
 
La storia parla della "vecchia" Asl - oggi Asp - colpevole, a detta dei legali del comitato Uil, ''di non aver rispettato le regole giuridiche''. Uil a muso duro contro le assunzioni del personale ospedaliero "poco qualificato".
 
Le tre sentenze appena emesse giudicano colpevole il sistema di assunzioni gestito dall'Asp di Agrigento. Tre sentenze e altre ancora in attesa di giudizio, danno un pizzico di serenità a chi da anni aspetta questi famigerati ristori.
 
A spiegare il tutto è la segretaria provinciale di Uil e Cpo, Linda Bellia, determinata e spietata verso le proprie convinzioni.
 
 
"Il tribunale di Agrigento, ha recentemente condannato l'azienda sanitaria provinciale 1 di Agrigento, per delle irregolari modalità di assunzione del personale ausiliario. Le dinamiche - spiega Linda Bellia - e quindi le responsabilità sono chiare e visibili. L'Asp1 sta gestendo malissimo questa situazione. Abbiamo consultato i documenti di assunzione e abbiamo trovato gente con sei, sette contratti a tempo determinato, un qualcosa che ci ha fatto a dir poco rabbrividire. Inizialmente - continua la Bellia - era stata stabilita una convenzione con delle multisocietà che garantivano delle assunzioni regolari per le quali, secondo accordi, avrebbero dovuto attingere da delle graduatorie formate da gente con varie qualifice Osa e Os. Tutto questo è stato fatto, ma parzialmente. Infatti abbiamo constatato  delle irregolarità di chiamata. Si era iniziato dal 130esimo posto e paradossalmente poi si passava al 300esimo posto. Cose che danneggiano il centinaio di famiglie rimaste a guardare".
 
"Noi - conclude la segretaria Uil - siamo stanchi di queste irregolarità, stanchi delle vecchie assunzioni fatte dall'ex presidente della Regione Cuffaro. La gente che era in circolazione non era per nulla qualificata, lasciando a bocca asciutta molte famiglie con una sfilza di qualifiche. Continuo a dire che la Uil non si ferma qui e giustizia sarà fatta, dico ai 'miei lavoratori' di pazientare un altro po', e prometto loro la verità".
 
Ad essere dello stesso avviso della Bellia sono il segretario generale Uil, Aldo Broccio, e il legale incaricato dai lavoratori Salvatore Broccio. "Questa conferenza - hanno spiegato i due - va a chiarire delle vicende lasciate in sospeso. La legge ha condannato l'Asp1, vuol dire che delle motivazioni concrete hanno spinto chi cura il personale a commettere delle irregolarità. Siamo riusciti a far condannare un sistema illecito".
 
Hanno ascoltato in silenzio i lavoratori ''danneggiati'' il quale si sono dati appuntamento stamani all'interno della sede Uil.

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