Presunto scafista tunisino condannato a tre anni di reclusione

Il cittadino extracomunitario tunisino Aidi El Faled, di 60 anni è stato condannato dal Gup Alessandra Vella del tribunale di Agrigento a tre anni di reclusione. Il tunisino, "è responsabile di aver violato le norme vigenti sul traffico di esseri umani, favorendo l’ingresso di immigrati clandestini nel territorio italiano".

Faled, che ha già scontato un anno di carcerazione preventiva, sarebbe uno dei presunti scafisti che nel 5 novembre del 2015 avrebbero condotto un’imbarcazione di fortuna, ricolma di immigrati nordafricani (circa 520), partita dalle coste libiche e diretta verso quelle siciliane, quando fu intercettata in mare aperto da una nave militare spagnola.

Il giudice, accogliendo la richiesta degli avvocati difensori Marco Padùla, Daniele Re e Giancarlo Trovato, ha riconosciuto le circostanze attenuanti grazie alle quali la pena è stata sensibilmente diminuita.

lntanto il Gip del Tribunale dei Minorenni di Palermo, Alessandra Puglisi, ha disposto l’immediata scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare di B. M., presunto scafista, accusato di aver trasbordato il 22 Agosto 2015, 202 migranti dalla Libia verso Lampedusa.
Il giovane è comparso inizialmente quale imputato innanzi al Tribunale di Agrigento lo scorso 19 Settembre e, per tramite del suo difensore, l'avvocato Giuseppina Ganci, ha chiesto di essere processato con il rito abbreviato, all’ esito del quale il Gup Alfonso Malato, ha dichiarato la propria incompatibilità in quanto è stato accertato che l’imputato era minorenne al momento della commissione del fatto, con restituzione atti al Tribunale per i Minori, incaricato a decidere.
Tuttavia erano decorsi i termini per la custodia cautelare nei confronti dell’extracomunitario, che detenuto presso la casa circondariale di Piazza Armerina, è stato rimestto in libertà.