"Danni permanenti dopo operazione alla tiroide", donna chiede oltre 360mila euro all'Asp
L'azienda sanitaria è stata già condannata a risarcire un importo di molto inferiore: la paziente si è rivolta alla Corte d'appello
Ottiene una prima "vittoria" con un risarcimento da circa 100mila euro, ma ricorre in Appello per chiedere la condanna dell'Asp a versare circa il triplo.
A chiedere il risarcimento del danno subito è una donna che alcuni anni fa si era sottoposta ad un intervento di rimozione della tiroide all'ospedale di Canicattì. Qualcosa non è andata però nel verso giusto, che la paziente ha alla fine subito alcune lesioni con danni sia permanenti che temporanei, tanto da chiedere un risarcimento da oltre 454mila euro.
Più modesto l'accoglimento da parte del tribunale di Agrigento, che ha riconosciuto alla signora 98mila euro in totale. Per questo la paziente ha ritenuto di presentare nuovamente ricorso, rivolgendosi alla Corte d'appello perchè gli venga riconosciuto un risarcimento da oltre 366mila euro come indennizzo non solo per il danno biologico sia permanente che temporaneo, ma anche per il rimborso delle spese mediche e di viaggio sostenute.
L'Azienda sanitaria si è costituita in giudizio, confermando di non avere responsabilità nella vicenda.