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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Ragazze in lacrime e mamme e papà che abbracciano i figli: standing ovation per Elisa nella Valle dei Templi

La cantautrice triestina: "Ma dove vivete? Ma che posto è? Ce lo invidiano in tutto il mondo un posto del genere. "Vengo a vivere qui, faccio l'orto, facciamo un concerto al mese e andiamo al mare d'inverno". Ribadito l'accorato appello per il pianeta: "I politici e il Governo hanno in mano le decisioni finali, sono loro a dover mettere la crisi climatica in agenda. Ma noi possiamo votare chi mette il clima al centro"

"L'augurio che vi facciamo è di andare 'sempre a modo vostro', sempre avanti nel vostro unico modo che è il più bello e giusto di tutti. E' stato un onore suonare per voi". Elisa ha salutato così Agrigento, il teatro Valle dei Templi e le oltre 4 mila persone che sono accorse da ogni dove per assistere ad un concerto che ha coinvolto ed emozionato l'anima. E mentre Elisa intonava il singolo di Luciano Ligabue, "A modo tuo", la quindicenne, short neri e maglietta bianca, abbracciava dalle spalle una donna bionda, con i capelli raccolti e gli occhiali da vista (quasi sicuramente la mamma ndr.). Il papà quarantenne, che per tutto il tempo dello show aveva tenuto in braccio una bimbetta di neanche 4 anni, accarezzava il volto alla figlia e la stringeva ancora più forte. Sotto il cartello "Uscita di sicurezza", dove era stata in disparte dalla bolgia, la giovane accarezzava il pancione e stringeva la mano dell'uomo che aveva al suo fianco. Smartphone alla mano, c'è stato anche chi ha registrato dall'inizio alla fine la canzone e all'amica che aveva vicino, al termine, ha confidato: "Appena usciamo ed ho campo, mando subito a Jessica". Una madre che, cuore in gola, non ha potuto non pensare, e non dedicarla, alla figlia lontana. 

Elisa, sipario calato, è rimasta sul palco per circa 10 minuti, continuando a salutare con la mano, fan e spettatori che hanno faticato a defluire perché ognuno di loro, provando a farsi vedere, ha ricambiato - e da buoni siciliani lo hanno fatto con entusiasmo e calore - quell'"arrivederci".

Elisa "conquista" la Valle dei Templi: un concerto tutto da cantare tra entusiasmo e forti emozioni

"Ma dove vivete? Ma che posto è? Ce lo invidiano in tutto il mondo un posto del genere. Mamma mia!! Sono felicissima, tre date in Sicilia e questo è un posto spettacolare - aveva, detto poco prima la musicista e cantautrice triestina - . Ho già mangiato il cannolo, mi manca la granita. Sto dando il mio meglio, prendo 6 chili di sicuro perché avete cose troppe buone da mangiare qua" - ha aggiunto sorridendo - . Il "Back to the future live tour 2022" - il viaggio in musica dedicato al pianeta - anche ad Agrigento ha fatto sì che Elisa lanciasse un messaggio chiaro e forte: "Ognuno deve fare la sua parte, siamo esseri potenti. I politici e il Governo hanno in mano le decisioni finali, sono loro a dover mettere la crisi climatica in agenda. Ma noi possiamo votare chi mette il clima al centro". Per due minuti ha lasciato la parola al Dalai Lama che, con un video, ha rimarcato: "Prendetevi cura della nostra casa, del nostro pianeta. E' responsabilità di tutti". E' stato quindi il momento di "Hallelujah" di Jeff Buckley e gli agrigentini, molti con un inglese strampalato, non soltanto hanno cantato a squarciagola, perché si può anche pregare e manifestare amore ad alta voce, ma, ad un certo punto, si sono anche alzati tutti in piedi. Una standing ovation che ha fatto emozionare anche la stessa Elisa Toffoli. "Questa era la canzone preferita di mio nonno - ha ammesso - ed è un'emozione cantarla qui". I templi di Giunone e Concordia, splendidamente illuminati, hanno fatto, come al solito, da scenario unico. "Che regalo gigante che mi state facendo, la standing ovation - ha sottolineato l'artista - . Si è coronato ancora di più il mio sogno!". Ai vocalismi di una Elisa in ginocchio è seguito il tripudio: applausi, urla, incitazioni.

"Vengo a vivere qui, faccio l'orto, facciamo un concerto al mese e andiamo al mare d'inverno" - ha detto, sorridendo, dopo essersi informata su quando gli agrigentini iniziano ad andare al mare - . "Andate a partire da maggio?". E al coro del "no", ha risposto: "Andate addirittura da aprile!! E fino a quando? Fino a quando? In Friuli andiamo al mare a giugno e mettiamo il piede in acqua con timidezza". 

"Sorriderò se ti accorgi di me fra la gente, sì che è importante che io sia per te in ogni posto, in ogni caso, quella di sempre ... Un bacio è come il vento, quando arriva piano però muove tutto quanto, è un'anima forte che sa stare sola, quando ti cerca è soltanto perché lei ti vuole ancora. E se ti cerca è soltanto perché l'anima osa ...". Mancavano pochi minuti alle ore 22 quando, con "L'anima vola", platea e tribuna del teatro Valle dei Templi sono andati letteralmente in delirio. Da quel momento in poi non c'erano più poltrone e posti da rispettare.

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Da "Heaven out of hell" in poi è stata la stessa cantautrice a scatenarsi. Non sono mancate le lacrime di più ragazze quando Elisa ha intonato: "Tienimi su quando sto per cadere, tu siediti qui, parlami ancora se non ho parole ... non ti fidare sai quando ti dico che va tutto bene così. E perdonami, sono forte sì, ma poi sono anche fragile". Ognuno, a suo modo, in base al proprio vissuto e al proprio sentire, s'è lasciato travolgere dalle emozioni quando ha sentito parole e musica che gli hanno ricordato qualcuno o qualcosa. Tutti erano al concerto per divertirsi, ammirando l'amata artista durante il live, ma sentimenti ed emozioni sono incontrollabili. Ed Elisa è sempre capace di riportare alla mente di ognuno di noi emozioni e sensazioni che si ritenevano perdute o che, semplicemente, si bada bene ad ignorare: "Nei sogni in fondo a un pianto, nei giorni di silenzio c'è un senso di te, c'è un senso di te ... ".  E a "Gli ostacoli del cuore" - mentre veniva intonato: "C'è un principio di energia che mi spinge a dondolare fra il mio dire ed il mio fare e sentire fa rumore fa rumore camminare .. Quante cose che non sai di me, quante cose che non puoi sapere .. " - in tanti non hanno potuto far a meno di pensare, ricordare.  

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“Dopo questo successo, adesso Agrigento merita un teatro fisso nella Valle dei Templi. Non possiamo più farne a meno" - ha detto, stamani, Enzo Bellavia che è il presidente della fondazione Teatro Valle dei Templi. Fondazione che ha organizzato il festival "Il mito" che proseguirà sabato sera con il concerto - anch'esso sold out - di Irama. 

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