Lo "Street food" è realtà, adesso il Comune vuole "eliminare" le giostre per bambini
Il sindaco: "Abbiamo già formalizzato al Demanio, alla presenza del prefetto Dario Caputo, che in quell’area non dovranno più essere autorizzati"
Non tutti i problemi sono stati risolti. San Leone ha adesso però, e questo è indubbio, un aspetto più ordinato. Ad effettuare un sopralluogo mirato è stato, nella tardata serata di sabato, il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. Piazzale Caratozzolo, dopo 36 anni, è tornato ad essere un normalissimo parcheggio per auto, mentre nel piazzale dell’ex eliporto è nata, ed è super frequentata, l’area “Street food”.
Perché – dopo 14 mesi di tavoli in Prefettura, trattative, proteste e lagnanze da parte degli operatori commerciali che si occupano della rivendita di panini e bibite – tutti i “paninari” sono stati spostati proprio in quell’area: nell’ex eliporto. Ma non è finita. Perché a maggio prossimo scade la concessione per le giostre dei bambini. “Abbiamo già formalizzato al Demanio, alla presenza del prefetto Dario Caputo, che in quell’area non dovranno più essere autorizzati – ha spiegato, ieri, il sindaco di Agrigento: Lillo Firetto - . Dal lungomare Falcone-Borsellino si vede il porticciolo turistico e, passarvi, gettando l’occhio all’orizzonte, fa vedere uno splendido, decoroso, scenario. Siamo riusciti a raggiungere quello che veramente appariva un obiettivo impossibile”.
Adesso, e c’è ancora qualche mese di tempo per riuscire a pianificare tutto, è necessario – secondo l’attuale amministrazione comunale - compiere un secondo passo: trovare la giusta location dove consentire la collocazione delle giostre per i bambini. A maggio scade, infatti, la concessione del Demanio sempre a piazzale Caratozzolo. L’amministrazione ha già formalizzato, davanti al prefetto di Agrigento, la richiesta che non venga rinnovata