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Cronaca

Completamento del "San Giovanni di Dio", Asp condannata a pagare versa un "anticipo"

Il processo, davanti alla Corte d’Appello, è ancora in corso. La Rti che si occupò anche dei lavori di ampliamento del nuovo complesso ospedaliero aveva chiesto la condanna al pagamento di complessivi 3.455.902 euro

Il processo davanti alla Corte d’Appello è ancora in corso. L’azienda sanitaria provinciale di Agrigento, dopo la sentenza di condanna del tribunale di Agrigento e un’ordinanza della stessa Corte d’Appello, ha deliberato – negli ultimi giorni - di pagare 900 mila euro in favore dell’Impresal, quale capogruppo della Rti che si occupò anche dei lavori di completamento e ampliamento del nuovo complesso ospedaliero, il “San Giovanni di Dio”, di contrada Consolida; dei lavori complementari per la riorganizzazione funzionale; e dell’avviamento, conduzione, gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria dei nuovi impianti tecnologici.

Era il marzo del 2013 quando l’Asp veniva citata, davanti al tribunale di Agrigento, per ottenere la condanna al pagamento di complessivi 3.455.902 euro per lavori e prestazioni rese nell’ambito dei contratti stipulati fra le parti. Il giudizio di primo grado s’è definito – con sentenza del 9 marzo del 2017 – con il parziale accoglimento delle domande proposte dalle imprese e con la condanna dell’Asp a corrispondere 430.235 euro per lavori di adeguamento contrattuale, 1.466.598 euro per indennizzo e 15.751 euro per spese di giudizio.

L’azienda sanitaria nell’aprile dello scorso anno ha dato mandato al riconfermato legale di fiducia: l’avvocato Alfredo Galasso di proporre appello – con istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva - alla sentenza del tribunale di Agrigento. E la Corte d’Appello ha sospeso l’efficacia esecutiva dell’impugnata sentenza di condanna limitatamente alla somma eccedente di 900 mila euro. In attesa, dunque, della definizione del procedimento d’appello, l’Asp ha disposto la liquidazione dei complessivi 900 mila euro. Nell’atto dell’azienda sanitaria viene evidenziato “che il presente pagamento non equivale ad acquiescenza, avendo l’esclusivo fine di evitare altre ed ulteriori spese del perfezionamento dell’azione esecutiva”. E’ stato, infatti, ribadito “il diritto dell’azienda al recupero delle somme pagate in caso di esito favorevole nel giudizio d’appello”. Il nuovo ospedale di Agrigento, dopo il trasferimento dalla struttura di via Giovanni XXIII, venne inaugurato – in contrada Consolida - nell’ormai lontano 2004.

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