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Cronaca

Il "silenzio" in onore di Guazzelli, l'appello: "Serve impegno e determinazione contro la mafia"

Il comandante della Legione carabinieri “Sicilia”, il generale di brigata Riccardo Galletta: "Cosa Nostra ha la capacità di mimetizzarsi, poi riemergere e cambiare gli obiettivi da perseguire"

"La lotta a Cosa Nostra non è un'attività semplice. Cambiano gli scenari, con il passare degli anni. Cosa Nostra ha la capacità di mimetizzarsi, poi riemergere e cambiare gli obiettivi da perseguire. Quello che non deve cambiare è la determinazione, l'impegno costante, duraturo nell'affrontare le sfide che Cosa Nostra pone giornalmente". Il comandante della Legione carabinieri “Sicilia”, il generale di brigata Riccardo Galletta, davanti al picchetto d'onore e alla targa commemorativa in memoria di Giuliano Guazzelli, richiama tutti ad un "impegno costante" e alla "determinazione". Perché la lotta contro Cosa Nostra - quella portata avanti a muso duro dal maresciallo maggiore aiutante dei carabinieri Giuliano Guazzelli - non è ancora finita. E' cambiata, perché sono le strategie di Cosa Nostra ad essere mutate, ma non è finita. 

Agrigento non dimentica Giuliano Guazzelli

Giuliano Guazzelli, medaglia d'oro al valore civile "alla memoria", venne massacrato 26 anni fa. Stava tornando a casa, a Menfi, dalla sua famiglia, quando lungo il viadotto Morandi venne ucciso. Oggi, a risuonare - prima al santuario di San Calogero e poi davanti la targa commemorativa - è stato il "silenzio", note scandite dal trombettiere del dodicesimo reggimento carabinieri "Sicilia". 

IL VIDEO. Il generale Galletta: "Impegno e determinazione, ecco qual è la via da seguire"  

La messa, al santuario di San Calogero, è stata celebrata dal cappellano militare della Legione carabinieri “Sicilia”: don Salvatore Falzone assieme al parroco del santuario: don Giuseppe Veneziano. In prima fila, come è sempre stato, la figlia del maresciallo maggiore “aiutante” dei carabinieri: Teresa.

Alla commemorazione ha partecipato, oltre alle istituzioni e magistrati che hanno lavorato con Giuliano Guazzelli, anche una rappresentanza di circa 30 studenti dell'istituto comprensivo “Agrigento-Centro” di Agrigento e una rappresentanza della locale associazione nazionale carabinieri in congedo.

Per la tragica scomparsa del maresciallo maggiore “aiutante” Giuliano Guazzelli, venne tributata alla vittima del dovere la medaglia d’oro al valor civile “alla memoria” con la seguente motivazione: “Sottufficiale di elevatissime qualità professionali, impegnato in delicate attività investigative in aree caratterizzate da alta incidenza del fenomeno mafioso, operava con eccezionale perizia, sereno sprezzo del pericolo ed incondizionata dedizione al dovere e alle Istituzioni, fornendo costanti e determinanti contributi alla lotta contro la criminalità organizzata fino al supremo sacrificio della vita, stroncata da proditorio ed efferato agguato criminale. Eccelso esempio di preclare virtù civiche ed altissimo senso del dovere”. 
 

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