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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Comitini

"Nessun abuso di ufficio nella costruzione di un palazzo", sette assoluzioni

I giudici della seconda sezione penale scagionano tutti gli imputati ai quali si contestava di avere realizzato uno stabile abusivo. Il dirigente dell'Utc rilasciò la concessione al fratello "ma non lo favorì". Anche il pm aveva chiesto il proscioglimento

"Assoluzione perchè il fatto non sussiste" dall'accusa di abuso di ufficio e abuso edilizio. Secondo i giudici della seconda sezione penale non ci fu alcuna irregolarità nella realizzazione di un palazzo di tre piani a Comitini.

I sette imputati sono stati assolti. Si tratta di Alfonso Gentiluomo, 37 anni, del fratello Giovanni, 44 anni, di Francesco Rotolo, 50 anni, Giuseppe Sprio, 51 anni, Angela Ivana Minnella, 43 anni, Luigi Virone, 60 anni, e Rosario Monachino, 59 anni. Agli imputati (difesi dagli avvocati Calogero Meli, Ignazio Valenza, Alfonso Neri, Salvatore Pennica e Raimondo Alaimo) venivano contestati l’abuso di ufficio e la violazione della normativa edilizia.

Alfonso Gentiluomo è il proprietario e committente delle opere, Francesco Rotolo è il progettista, Giovanni Gentiluomo è il dirigente dell’Utc. Secondo l’ipotesi originaria lo stabile sarebbe stato realizzato grazie alla complicità del dirigente dell’Utc che avrebbe rilasciato la concessione al fratello anziché astenersi come prevede la legge. Contestate inoltre alcune violazioni rispetto ai permessi a costruire. 

Anche il pm Silvia Baldi all'udienza precedente aveva chiesto l'assoluzione, ritenendo che il dibattimento, durato due anni, avesse chiarito i fatti. 

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