"Nessun abuso di ufficio nella costruzione di una palazzina", chieste sette assoluzioni
Conclusa la requisitoria del pm Silvia Baldi che al termine del dibattimento ha ritenuto chiariti i fatti
Per il pubblico ministero Silvia Baldi i reati in parte sono prescritti ma, comunque, l’istruttoria ha “chiarito i fatti”. Secondo il magistrato che rappresenta l’accusa, i sette imputati, accusati di avere realizzato un palazzo di tre piani abusivo a Comitini, devono essere assolti. Si tratta di Alfonso Gentiluomo, 37 anni, del fratello Giovanni, 44 anni, di Francesco Rotolo, 50 anni, Giuseppe Sprio, 51 anni, Angela Ivana Minnella, 43 anni, Luigi Virone, 60 anni, e Rosario Monachino, 59 anni.
Agli imputati vengono contestati l’abuso di ufficio e la violazione della normativa edilizia. Alfonso Gentiluomo è il proprietario e committente delle opere, Francesco Rotolo è il progettista, Giovanni Gentiluomo è il dirigente dell’Utc.
Secondo l’ipotesi originaria lo stabile sarebbe stato realizzato grazie alla complicità del dirigente dell’Utc che avrebbe rilasciato la concessione al fratello anziché astenersi come prevede la legge. Contestate inoltre alcune violazioni rispetto ai permessi a costruire.