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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
Cronaca Centro città

Colle e cattedrale a rischio crollo, Firetto scrive alla Regione: "La città aspetta"

L'amministrazione, come anche l'ufficio Beni culturali dell'Arcidiocesi, s'aspettavano - dopo la silenziosa fiaccolata, del 3 novembre, alla quale hanno partecipato almeno 3 mila persone - una risposta da parte della Regione. Un cenno sull'iter da seguire per fronteggiare il dissesto idrogeologico

"La città, e l'amministrazione, aspetta. Attendiamo ancora interventi risolutivi visto che siamo in presenza di impegni e stanziamenti di somme nel bilancio regionale". Il sindaco Lillo Firetto e l'assessore comunale alla Protezione civile, Gabriella Battaglia, ieri, hanno inviato una nuova richiesta al dipartimento generale della Protezione civile, nonché al neo presidente della Regione Nello Musumeci e al dirigente generale dell'assessorato al Territorio e Ambiente.

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"Si chiede di voler fornire cortesi, urgenti, notizie circa l'attività posta in essere e i tempi di avvio, realizzazione e conclusione delle opere di protezione per neutralizzare o limitare il rischio di crolli" - hanno aggiunto i due amministratori di Agrigento - . La verità è una soltanto: l'amministrazione comunale, come anche l'ufficio Beni culturali dell'Arcidiocesi, e la città tutta, s'aspettavano - dopo la silenziosa fiaccolata, del 3 novembre, alla quale hanno partecipato almeno 3 mila persone - una risposta da parte della Regione. Un cenno sull'iter da seguire per fronteggiare il dissesto idrogeologico del colle di San Gerlando che, se dovesse franare, rischia di trascinare a valle - sulla via 25 Aprile - la cattedrale, ma non soltanto.

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Ma alla Regione, il sindaco Lillo Firetto non ha mandato soltanto quest'ultima - diplomatica - richiesta. Ma anche un vero e proprio, nuovo, "ultimatum": una diffida al dirigente del dipartimento regionale all'Ambiente. Firetto ha "invitato e diffidato a porre in essere, tempestivamente, e comunque entro e non oltre 30 giorni, tutte le attività relative agli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico del costone sottostante il duomo di Agrigento".

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Un "ultimatum" che è stato indirizzato anche al presidente della Regione e all'assessore regionale al Territorio e Ambiente "perché in caso di perdurante inerzia e di ingiustificato ritardo - ha scritto il sindaco di Agrigento - assegnino al dirigente del dipartimento regionale all'Ambiente un termine perentorio per l'adozione dei relativi atti, trascorso il quale provvedano alla nomina di un commissario ad acta". 

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