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Cronaca

Di Rosa si toglie le catene e va a pranzo con Miccichè: "Protesta sospesa, attendo risvolti"

Il vice presidente di Codacons aveva annunciato sciopero della fame a oltranza fino a quando il ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti e il presidente della Regione, Nello Musumeci, non lo avrebbero ricevuto per fare luce sulla "distrazione dei soldi destinati a famiglie e disabili usati per comprare dei Suv"

Un pranzo in un ristorante a pochi metri dall'ingresso del Municipio dove si era incatenato e aveva iniziato uno sciopero della fame ad oltranza e lo stop alla protesta.

“Da stamattina e fino a quando non sarò ricevuto dal presidente della Regione, Nello Musumeci, e dal ministro per le Pari opportunità Elena Bonetti, inizio uno sciopero della fame e sono incatenato in Piazza Pirandello, la mia protesta è per ridare dignità al popolo agrigentino, che oggi viene bistrattato da chi amministra”.

Ad annunciarlo, ieri mattina, era stato il vicepresidente del Codacons, Giuseppe Di Rosa, che aveva dato vita ad una nuova protesta plateale davanti al Comune di Agrigento dove si era incatenato a un palo esponendo uno striscione. 

Diversi i temi sul tavolo: dalla "distrazione da parte di chi amministra il Comune di Agrigento, di 135.000 euro destinati ai giovani e disabili agrigentini ed utilizzate per l’acquisto di suv e computer" alla "gestione approssimativa e piena di nubi nere, della macchina amministrativa comunale e del Distretto socio sanitario D1, che per il solo anno 2021 ha gestito ben 11milioni di euro" oltre che "la mancata assistenza igienico personale ai bambini portatori di handicap grave, il concorso non concorso della polizia locale di Agrigento, e tanto altro ancora, visto che la macchina amministrativa comunale sembra tornata indietro agli anni 90 e la situazione della gestione del Servizio idrico integrato affidata alla consortile Aica voluta dai sindaci agrigentini, società nata già fallita".

In tarda mattinata è bastato l'invito a pranzo del sindaco Franco Miccichè a fargli cambiare idea. "Siamo stati felicemente a pranzo - dice -, abbiamo avuto un invito cordiale. Mi ha chiesto di sospendere la protesta, attendo risvolti sulla questione e la risposta del presidente Musumeci che sta decidendo come e quando incontrarmi". 

"Ho chiesto a Giuseppe Di Rosa - è il commento del sindaco Franco Miccichè - di sospendere lo sciopero della fame e l'ho invitato a  pranzo per affrontare le questioni poste nel corso della sua plateale protesta davanti il palazzo municipale. È stato un incontro cordiale e sereno".

Miccichè aggiunge: "Io e Giuseppe Di Rosa siamo dalla stessa parte, perseguiamo il bene comune nel rispetto della trasparenza e della legalità. A dimostrazione di ciò gli ho comunicato e comunico ai miei concittadini, che per quanto riguarda l'acquisto dei Suv, il Comune è ancora in attesa della risposta da parte del ministero in merito alle procedure seguite dagli uffici comunali".

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