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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Polemica per le dichiarazioni del prefetto Cocciufa, Codacons: "Finalmente qualcuno dice come stanno le cose"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

"La povertà culturale alimenta la criminalità?” noi rincariamo la dose, “Da sempre ha alimentato ed alimenta certa politica che governa da oltre un trentennio
la nostra Provincia". “Ho sempre scritto e detto, che “il maggior successo della politica Agrigentina, dell’ultimo trentennio è stato quello di tenere gli Agrigentini nel bisogno per utilizzarli guidando il voto nelle competizioni elettorali”, quale sarebbe oggi la novità su quanto dichiarato dal Prefetto Maria Rita Cocciufa? L’unica cosa che ci sentiamo di far rilevare, è proprio quella che “finalmente una autorità governativa, ha avuto il coraggio e la forza di dire come stanno le cose.”

“La puntuale relazione della Dia, conferma un quadro molto desolante sullo stato di salute del territorio agrigentino, dove la capacità di penetrazione e l'assetto organizzativo della mafia e della criminalità organizzata da sempre incidono pesantemente sulla vita economica, sociale e politica della provincia alimentando una prassi deviata dove si saldano povertà economica e culturale. Per la onestà intellettuale che ci ha sempre contraddistinto, Non pensiamo che le parole del Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa possano essere una notizia, la notizia semmai, è, che finalmente qualcuno che ha voce, ha usato la sua voce per dire come stanno le cose.

Sposiamo totalmente nel merito e nel metodo le sue considerazioni, Auspichiamo che su questo quadro tristemente reale, si possa avere una forte reazione dell'opinione pubblica per non lasciare sole le forze dell'ordine, la magistratura e quei pochi che giornalmente cercano di alzare la testa mentre qualcuno cerca di nascondere quella che è una realtà nostrana. Per contrastare le strategie della mafia e della criminalità organizzata, serve il contributo di tutti e il Prefetto potrebbe e dovrebbe avere un seguito vero e genuino da parte di chiunque col suo fare contrasta la Mafia e tutte le associazioni massoniche di cui il nostro territorio è stracolmo. In questo senso auspichiamo altresì che la politica buona (se c’è) dia il suo contributo alla causa recuperando anche la dimensione del suo impegno quotidiano”, non facendo come la “mafia dell’antimafia” che è diventata peggio della Mafia stessa.

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