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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'arresto del pizzaiolo con oltre un etto di cocaina, l'allarme del gip: "Dietro di lui una rete organizzata"

Il magistrato, dopo l'interrogatorio, aggrava la misura e lo manda in carcere: "Organizzazione articolata"

"Marco Caruana agisce in concorso con una rete organizzativa articolata che spaccia a grandi dosi stupefacente pesante sulla piazza locale". Il gip Francesco Provenzano, che ha convalidato l'arresto del pizzaiolo quarantenne, sorpreso dai carabinieri durante un posto di blocco in contrada Mosella con 124 grammi di cocaina nascosti in un sacchetto dietro il sedile conducente, lancia l'allarme.

Il magistrato, al termine dell'interrogatorio di convalida dell'arresto, nel quale è stato assistito dall'avvocato Salvatore Pennica e si è avvalso della facoltà di non rispondere, è stato addirritura trasferito in carcere dopo che il pubblico ministero Gloria Andreoli, nell'attesa del pronunciamento del gip, aveva disposto la misura precautelare degli arresti domiciliari.

Caruana, incensurato e del tutto insospettabile, fermato dai carabinieri, avrebbe avuto da subito un atteggiamento che il giudice definisce "nervoso e agitato". Per questo i militari avrebbero deciso di approfondire il controllo che ha dato esito positivo. Subito dopo la scoperta, il pizzaiolo avrebbe provato a giustificarsi sostenendo di essere stato "incastrato". "Non è mio - avrebbe detto-, mi hanno lasciato la macchina aperta e me lo hanno messo. Per favore aiutatemi". 

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