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Cronaca

Cimitero di Piano Gatta, il Comune avvia la risoluzione del contratto

La ditta Global service avrà adesso 15 giorni per le proprie controdeduzioni, contestata l'assenza della certificazione Soa necessaria per costruire opere pubbliche

Cimitero di Piano Gatta, il numero delle salme in attesa di essere tumulate cresce e il comune, per uscire dall'empasse, punta alla rescissione del contratto della ditta che gestisce l'area, la Global service.

L'atto risale ai giorni scorsi e si fonda tutto sul fatto che la società, "partorita" dalla precedente ditta gestrice, sciolta coattivamente, è priva della Soa, certificazione che attesta che un'impresa di costruzioni è in possesso di requisiti sufficienti ad eseguire un'opera pubblica. La Global service, non solo non avrebbe questo certificato, ma sta tentando di ottenerne uno ritenuto "insufficiente" per il ruolo di capogruppo di un raggruppamento di imprese. Per questo "si comunica l’avvio del procedimento di risoluzione della convenzione del 2004 per mancanza del requisito tecnico di adeguata classificazione nell’ambito della categoria Og1”.

Una diffida rispetto alla quale il privato avrà 15 giorni per controdedurre, mentre del fatto che una trentina di salme oggi attendono di essere sepolte si è accorta anche la politica regionale. Nella mattinata di ieri due parlamentari del Movimento 5 Stelle, Giovanni Di Caro e Matteo Mangiacavallo, insieme alla consigliera M5S Marcella Carlisi si sono recati al cimitero per constatare lo stato dei fatti. I tre hanno annunciato che avanzeranno richiesta di accesso agli atti.

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