Dipartimento regionale della pesca, ingegnere di Cianciana vince ricorso e viene nominato dirigente
Il professionista 51enne era stato escluso da una prima assegnazione dell'incarico e si è rivolto al giudice del lavoro
L'ingegnere Alberto Pulizzi, 51 anni, originario di Cianciana, è stato nominato dirigente generale del dipartimento regionale alla Pesca.
La giunta regionale, su indicazione dell'assessorato regionale all'Agricoltura, lo ha deliberato lo scorso 3 dicembre.
La vicenda relativa al conferimento dell'incarico dirigenziale si chiude dopo una lunga battaglia legale davanti al giudice del lavoro del tribunale di Palermo che ha sottolineato come "gli incarichi di direzione generale debbano essere conferiti previa effettuazione di un'attenta e dettagliata attività comparativa tra gli aspiranti all'incarico".
In particolare, nel 2016, l'assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità, dovendo conferire la direzione di due strutture di massima dimensione, senza dar vita ad alcuna forma di comparazione, assegnava i due incarichi a dirigenti di terza fascia.
Ritenendo illegittime quelle determinazioni, Pulizzi, con il patrocinio dell'avvocato Girolamo Rubino, proponeva ricorso davanti al tribunale di Palermo, lamentando "la violazione dei principi di buona fede e correttezza che avrebbero dovuto presiedere anche alle svolgimento delle procedure di conferimento degli incarichi dirigenziali mediante l'adozione di adeguate forme di pubblicità e di criteri idonei a garantire una giusta, obiettiva e motivata comparazione tra gli aspiranti alla copertura dei medesimi incarichi".
Si costituiva in giudizio l'assessorato regionale delle Infrastrutture e dei trasporti che contestava tutte le doglianze sollevate.
Dopo alcuni rinvii, il giudice del lavoro, Elvira Majolino, ha accolto il ricorso.
In particolare il tribunale, acceratava come, nella vicenda in esame l'amministrazone aveva arbitrariamente conferito gli incarichi dirigenziali "senza prestare alcun rispetto ai principi sanciti dal testo unico sul pubblico impiego e dalla legge regionale che impongono alle amministrazioni – nella scelta dei soggetti cui attribuire incarichi dirigenziali – l'obbligo di procedere a valutazioni comparative in relazione alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi prefissati ed alla complessità della struttura interessata, delle attitudini e delle capacità professionali del singolo dirigente, dei risultati già conseguiti e delle specifiche competenze organizzative possedute".
La scelta, quindi, dopo questo pronunciamento è ricaduta su Polizzi.