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Cronaca Sciacca

Chiusura del centro medico-legale, 16 sindaci sul piede di guerra

Elaborato un documento sottoscritto dai primi cittadini dei Comuni che gravitano attorno alla locale agenzia complessa dell'Inps

Il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola, ha nei giorni scorsi promosso un’iniziativa per contrastare il progetto di soppressione dei centri medico-legali dell'Inps presenti sul territorio, per concentrarli nei soli capoluoghi di provincia. “Nonostante i numeri e la qualità dei servizi siano dalla sua parte – evidenzia il sindaco –, Sciacca sarebbe uno dei centri interessati. Se tale progetto andasse in porto, provocherebbe enormi disagi per i numerosi utenti, costretti a raggiungere una sede distante e con una viabilità disagevole”.

"Si è così elaborato un documento - scrive il sindaco - che è stato sottoscritto dai sindaci dei Comuni che gravitano attorno alla locale agenzia complessa dell’Inps: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, Santa Margherita di Belice, Santo Stefano di Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula. Il documento congiunto è stato inviato al presidente nazionale dell’Inps e ai responsabili di altri settori dello stesso Istituto, e per conoscenza ai governi regionale e nazionale, affinché non si concretizzi tale dannoso proposito”. 

Questa scelta, evidenziano i sindaci, “oltre ad essere in contrasto con la legge siciliana che ha abolito le province, non tiene conto della realtà geografica del territorio né dei bisogni della popolazione. La Sede Inps di Sciacca, così come il suo Tribunale, si trova al centro di una vasta area dove insistono 16 Comuni agrigentini e 5 Comuni del trapanese con una popolazione di 147.000 abitanti, un terzo di tutta la popolazione agrigentina. La sua strategica posizione consente di raggiungerla agevolmente ed in tempi brevi”.

“L’accentramento dell’area medica su Agrigento – fanno rilevare i sindaci nel documento – non comporterebbe, inoltre, risparmi per l’Istituto perché vedrebbe un notevole incremento delle visite domiciliari con un vertiginoso aumento dei rimborsi per l’indennità chilometrica oltre al sicuro notevole allungamento dei tempi di visita e di definizione delle pratiche, a spese di tutti quei cittadini disabili a cui è stato riconosciuto un provvedimento economico”.

“Appare, pertanto, auspicabile – concludono i sindaci – che l’Istituto si impegni a salvaguardare l’operatività del centro medico legale di Sciacca utilizzando criteri e strategie di riorganizzazione dell’area medica che tengano prioritariamente nella dovuta e giusta considerazione i bisogni dei numerosi cittadini di questa importante e consistente parte della provincia di Agrigento in un settore particolarmente delicato della medicina qual è quello assistenziale e previdenziale e nel rispetto del decentramento della funzione medica, come è già avvenuto per le commissioni Asp, oggi commissioni mediche integrate delle Aziende sanitarie provinciali, presenti da anni nel territorio”.  

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