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Cronaca Porto Empedocle

Vuole un lavoro o un aiuto finanziario, 30enne va in escandescenze: caos al Comune

L'uomo voleva incontrare il sindaco e quando s'è sentito dire che l'amministratore non poteva riceverlo ha sferrato un calcio all'impiegato

Chiedeva un posto di lavoro o degli aiuti finanziari. Voleva – anzi, pretendeva, - incontrare il sindaco Ida Carmina. Quando s’è sentito ripetere che il capo dell’amministrazione di Porto Empedocle era impegnata e non poteva subito riceverlo, sarebbe andato in escandescenze: avrebbe scagliato una pedata ad un impiegato comunale e avrebbe distrutto le anfore poste all’ingresso del Municipio.

Momenti di concitazione, ieri, al Comune di Porto Empedocle dove, ad un certo punto, sono anche intervenuti i carabinieri. Una storia di privazione e disperazione economica quella del trentenne empedoclino, che non è stato denunciato né dall’impiegato e nemmeno – per il danneggiamento - dall’amministrazione.

“Siamo soli e sempre più esposti – ha commentato, ieri, il sindaco Ida Carmina - . Ci sono cittadini che hanno bisogno di essere aiutati e gli enti sono in difficoltà. Ho contattato i Servizi sociali chiedendo di dare, laddove possibile, una mano d’aiuto al cittadino”. Il sindaco di Porto Empedocle, già “bersaglio” di minacce e intimidazioni, a corto di vigili urbani – che potrebbero essere utili anche per il presidio al palazzo di città – è in prima linea, essendo l’istituzione più vicina e facilmente raggiungibile, anche in questo genere di casi. Esattamente come tutti gli altri sindaci dell’Agrigentino dove, nel corso dei mesi, si sono registrati fatti – di disperazione – analoghi.

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