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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ente di formazione agrigentino "salvato" dal Cga: condannata la Regione

La vicenda giudiziaria è stata ricostruita dall’avvocato Girolamo Rubino, che insieme al collega Massimiliano Valenza, ha assistito l’Ecap

L’ente di formazione Ecap di Agrigento potrà continuare a svolgere la propria attività nell'ambito dei piani regionali dell'offerta formativa. Lo ha deciso una sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa, dando torto alla Regione Siciliana. La vicenda giudiziaria è stata ricostruita dall’avvocato Girolamo Rubino, che insieme al collega Massimiliano Valenza, ha assistito l’ente di formazione agrigentino.

L'Ecap è un ente di formazione professionale che da anni svolge la propria attività nell'ambito dei piani regionali dell'offerta formativa, ma nel 2014 l'assessorato regionale della Formazione aveva revocato il provvedimento di accreditamento dell'ente, presupposto indispensabile per lo svolgimento delle attività di formazione professionale finanziate dall'amministrazione regionale. 

L’ente, allora, aveva fatto ricorso, assistito dagli avvocati Rubino e Valenza, impugnando il decreto di revoca, ed il Tar Sicilia, accogliendo il ricorso, aveva annullato il provvedimento impugnato. Ma l'assessorato – fa sapere il legale – aveva fatto ricorso in appello davanti al Cga chiedendo la riforma, previa sospensione, della sentenza appellata.

“Ma l'istanza cautelare di sospensione dell'esecutività della sentenza appellata – scrive l’avvocato Rubino in una nota - veniva respinta dal Cga, e conseguentemente la sentenza del Tar manteneva integra la propria efficacia. Al fine di ottemperare alla suddetta sentenza e di consentire all'Ecap di svolgere le attività formative, l'amministrazione regionale emanava nuovi decreti con cui approvava i progetti presentati dall'ente, ma imponeva allo stesso la condizione risolutiva secondo cui ove la sentenza di merito del Cga avesse riformato la sentenza di primo grado, l'Ente sarebbe stato tenuto alla restituzione delle somme corrisposte per il finanziamento delle attività formative”

A questo punto, la compagnia assicurativa – ricostruisce ancora Rubino - non aveva acconsentito alla stipula della polizza fideiussoria necessaria per l'inizio delle attività. Da qui, un ulteriore ricorso davanti al Tar, sempre con il patrocinio degli avvocati Rubino e Valenza, accolto dal Tar Sicilia con conseguente condanna alle spese dell'assessorato alla Formazione. 

Ma non finisce qui, perché l'assessorato ha fatto un ulteriore ricorso in appello davanti al Cga per la riforma della sentenza di primo grado. Anche davanti al Cga si è costituito  l'Ecap, in persona del legale rappresentante Domenico Sandullo, rappresentato e difeso dall'avvocato Girolamo Rubino, per chiedere il rigetto dell'appello. 

Il Cga, condividendo le tesi difensive dell'avvocato Rubino, secondo cui “vi è un obbligo di leale cooperazione per la concreta attuazione delle sentenze”, ha respinto l'appello proposto dall'assessorato, confermando la sentenza appellata. Pertanto, per effetto dell'emanazione della nuova sentenza resa dal Cga nulla si frappone allo svolgimento dell'attività formativa da parte dell'Ecap, mentre la Regione Siciliana dovrà pagare le spese giudiziali.     

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