Il Centro studi pirandelliani attacca: "Agrigento vuole essere capitale della cultura ma rinuncia a noi"
Anche quest'anno il convegno internazionale sul drammaturgo empedoclino si svolgerà a Palermo
"Ad Agrigento, sebbene la volontà di candidarsi a capitale della Cultura italiana, gli amministratori hanno inteso rinunciare al patrimonio culturale rappresentato dal Centro nazionale di studi pirandelliani, con i suoi 55 anni di attività ininterrotta sull’opera di Luigi Pirandello".
Ennesimo affondo da parte dell'ente, che nell'annunciare la nuova presidenza - affidata a Carmela Pace, preside -, conferma che terrà ancora a Palermo il proprio convegno che si tiene a dicembre.
Uno "strappo" che a questo punto appare ormai inconciliabile con le istituzioni culturali del territorio, anche se nessuno è mai entrato nel merito spiegando perché non si riesca a portare nella città natale di Luigi Pirandello il principale evento culturale ad esso collegato.
Oltre a Carmela Pace, vicina al Centro da oltre un trentennio, fanno parte del nuovo Consiglio di amministrazione Gilda Pennica (direttore), Angela Megna, Maria Luisa Buttice e Nino Lauretta, che sarà consigliere delegato.